Le SS sono fra noi, bisogna vigilare. Non lo sapeva lo studioso di filosofia Riccardo De Benedetti, autore di Céline e il caso delle Bagatelle (Medusa), saggio che racconta la storia del pamphlet maledetto Bagatelle per un massacro (definito «lopera più odiosa dello scrittore francese», pubblicato in Italia nel 1982 e ritirato dopo tre mesi) che sul web sarebbe montata per nulla una polemica furiosa contro «gli antisemiti». È bastato organizzare - come accade per ogni libro che si rispetti - una presentazione con lautore per scatenare un pandemonio di accuse da una parte e di «io non so niente» dallaltra. La presentazione sarà oggi, alla Biblioteca Sormani di Milano, con interventi di Giancarlo Pontiggia, Gian Paolo Serino, Marco Vallora... E qui scoppia la grana, perché per Milano circola una locandina sullevento, con il patrocinio del Comune, che garantisce la presenza dellassessore alla Cultura Stefano Boeri.
Per la Milano - ed il resto dItalia - schierata al fianco della giunta Pisapia è un insulto intollerabile, un rospo difficile da digerire. Ma chi li vuole questi nazisti? Non solo si permettono di presentare un libro (che, si badi bene, è un serissimo studio sul testo originale) ma hanno persino lappoggio del Comune. La Rete è in subbuglio e Boeri corre ai ripari con una dichiarazione forte: «Gira in Rete una truffa relativa ad una mia presenza e ad un patrocinio del Comune alla presentazione di un libro su Céline in Sormani. Attenzione, questo annuncio è un falso. Non cè nessun patrocinio del Comune e alla presentazione non è mai stata prevista né programmata la mia presenza», si lava la coscienza Boeri.
Se la sinistra ha ancora paura di Céline
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