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Se vai in ferie, la Posta ti custodisce la posta

Una notizia buona e una cattiva, per quanto riguarda la distribuzione della corrispondenza. Partiamo da quella buona: «Poste italiane» lancia il servizio di custodia, all’insegna dello slogan «Per chi va in ferie c’è Aspettami». Che significa: per chi è pronto a partire per le vacanze, o ha un negozio e lo chiude per ferie, oppure è spesso fuori città, le Poste mettono a disposi la custodia della corrispondenza non a firma, come lettere, bollette, fatture e stampe, fino al rientro a casa, in ufficio o nell’esercizio. Il servizio si chiama appunto «Aspettami» e per la sua versatilità si rivolge a un’ampia fascia di clientela: aziende, studi professionali, negozi e famiglie che per motivi diversi, dalla sicurezza alla tutela della privacy, preferiscono che la posta non resti a lungo incustodita nella buca delle lettere. L’offerta non si esaurisce comunque per il periodo estivo. Dura tutto l’anno e prevede il recapito della posta il primo giorno lavorativo successivo alla data di scadenza del servizio. Per attivare «Aspettami» basta rivolgersi all’ufficio postale più vicino, collegarsi al sito www.poste.it o chiamare il numero 803160. I costi: 12 euro per 2 settimane e 24 euro per 4 settimane per le aziende; 6 e 12 euro rispettivamente per i privati.
Molto meno positiva, invece, anzi decisamente pessima la notizia che viene da Sant’Ambrogio di Zoagli: pare che da quelle parti, più precisamente in via dei Boitano, i residenti siano rimasti da una ventina di giorni senza corrispondenza. Tutta «colpa» - si fa per dire - del postino, persona gentile e scrupolosa, che se n’è andato in ferie.

Ebbene, da quel momento, le cassette postali sono rimaste vuote, in quanto - lamentano sempre i residenti - i sostituti dell’ottimo postino attualmente in vacanza si sono dimostrati molto meno gentili e scrupolosi. Qualcuno parla anche di lettere rinvenute in un altro tipo di contenitori, di solito utilizzati per le immondizie. Insomma, il servizio si sarebbe trasformato in disservizio. Urge vederci chiaro.

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