Dal secondo dopoguerra agli anni 70: l'Italia raccontata in 250 fotografie

La storia d'Italia attraverso gli obiettivi dei maestri della fotografia. Lo Spazio Forma mostra al pubblico per la prima volta la collezione di Paolo Morello

Dal secondo dopoguerra agli anni 70: 
l'Italia raccontata in 250 fotografie

Milano - La recente storia d'Italia attraverso gli obiettivi dei maestri della fotografia nostrana. Duecentocinquanta scatti ripercorrono la lunga storia della Penisola, dal secondo dopoguerra agli anni Settanta, in una mostra eccezionale che, allo Spazio Forma di Milano, presenta al pubblico la collezione di Paolo Morello. Inaugurata ieri, La fotografia in Italia1945-1975 racconta per immagini una memoriache, seppur condivisa, è sin troppo recente per non destare ancora emozioni e dissapori. Ma il pregio della fotografia è proprio quello di raccontare, nuda e cruda, la storia senza interpretarla.

L'Italia del secondo dopoguerra Sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica e con il patrocinio di Camera, Senato e Comune di Milano, per la prima volta viene presentata al pubblico la straordinaria collezione di Paolo Morello. Un'imperdibile serie di opere in stampe originali raccontano la storia della fotografia italiana dall’immediato secondo dopoguerra fino alla metà degli anni Settanta. Sono gli anni in cui la fotografia in Italia registra, in assoluto, le sue punte massime di incidenza sociale; quando, nell’immediato dopoguerra, la televisione non aveva ancora preso il sopravvento e l’informazione era mediata attraverso la stampa illustrata. E dunque, attraverso la fotografia.

Gli anni del cambiamento Proprio in quegli anni una generazione di giovani, per la prima volta, comincia a pensare alla fotografia come a una professione. Questa inedita osmosi tra fotoamatori e fotografi professionisti produce risultati di una qualità che non sarebbe mai più stata eguagliata. Del resto, sono stati anni cruciali per la storia italiana e la fotografia è stata lo strumento che meglio di ogni altro ha saputo rappresentare non soltanto la rapida trasformazione della società del nostro paese negli anni del cosiddetto boom economico, ma anche un sistema di valori che ancor oggi identifica la cultura italiana nel resto del mondo.

I capolavori in mostra Una trentina gli autori in esposizione. Da Gianni Berengo Gardin a Carla Cerati, da Mario De Biasi a Toni Del Tin. E ancora: Mario Giacomelli, Elio Sorci, Pepi Merisio, Giuseppe Möder, Paolo Monti e Tazio Secchiaroli. La mostra, a cura di Alessandra Mauro e Paolo Morello, presenta 250 capolavori in stampe originali (vintage prints) dei maggiori autori italiani attivi tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Un rilievo particolare nel percorso dell’esposizione è dedicato ad alcune serie di eccezionale valore, quali Venezia di Gianni Berengo Gardin, Budapest 1956 di Mario De Biasi, Forma di donna di Carla Cerati, Giudizio e Storia di un dramma, di Mario Lasalandra, Cronotopi di Vittorugo Contino.

LA MOSTRA
La fotografia in Italia.

1945-1975
Spazio Forma
Piazza Tito Lucrezio Caro 1
Dal 12 febbraio al 2 giugno 2010
Tutti i giorni dalle 10 alle 20 Giovedì e Venerdì fino alle 22
Chiuso il Lunedì
Informazioni: 02 58118067

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