IL SECONDO TEMPO DEL TERZO VALICO

(...) diventano dodici. Quindi, davvero, Genova è porta d’Europa per tutti i nuovi mercati, quelli indiani e cinesi innanzitutto. Ma, per l’appunto, con il Terzo Valico. Altrimenti, la porta si chiude. È inutile risparmiare sei giorni di navigazione, se poi le merci stanno ferme in banchina altri sei giorni perchè le infrastrutture non sono in grado di farle uscire dal porto.
Queste cose, i lettori di questo Giornale le sanno a memoria. Anzi, mi scuso di nuovo della ripetitività. Ma, quando le ho dette a Destra-sinistra, nell’effervescente puntata del programma di Mario Paternostro su Primocanale dedicata al viaggio in Cina della Regione, sembrava che fossi un marziano. Eppure, mi sono limitato a spiegare che dalla Cina possono arrivare anche milioni di container, ma che se restano in banchina possiamo anche lasciarli a Pechino.
Tranne il capogruppo di An in Regione Gianni Plinio - che mi spalleggiava benissimo, pur lasciandosi prendere forse troppo la mano dal discorso un po’ demagogico sui costi del viaggio - per gli altri dicevo cose pittoresche. Il presidente dell’Amiu Paolo Momigliano parlava di Cina e ambiente; per il re dello shipping Augusto Cosulich, invece, avevo ragione, ma comunque lui era ottimista, «prima o poi il Terzo Valico si farà». Per il leader degli spedizionieri Piero Lazzeri, addirittura, è più urgente occuparsi di Calata Bettolo che pensare al Terzo Valico. Anche se mi par difficile comprendere cosa possiamo farcene di Calata Bettolo senza il Terzo Valico. L’unico della compagnia cinese che ammetteva l’importanza del tema è stato il presidente della Camera di Commercio Paolo Odone, che ha scritto a tutti i suoi omologhi sulla linea attraversata dal Terzo Valico, indispensabile per portare in Europa le nostre merci. Non credo che abbia ottenuto grandi risultati.
Ma anche fuori di lì era la stessa storia: persone molto vicine al sindaco Beppe Pericu, qualche giorno fa, alla mia obiezione sul fatto che senza Terzo Valico non si va da nessuna parte, spiegavano tutte orgogliose che - in realtà - l’unica cosa veramente importante per la città è la realizzazione dell’Affresco di Renzo Piano. Senza nemmeno sapere che, senza Terzo Valico e infrastrutture, non esiste nemmeno uno schizzo. Altro che Affresco. E senza sapere che lo stesso Piano le dà per scontate, postulato indispensabile per poter parlare del suo progetto.
Insomma, un teatrino. Dove chi sa non parla e chi non sa parla moltissimo.


Poi, però, il presidente della Carige Giovanni Berneschi ha rilasciato un’ottima intervista al Secolo XIX in cui spiega che il Terzo Valico è la priorità per Genova e per la Liguria. Odone ha riunito la giunta camerale ed ha insistito sul tema.
Persino il sindaco ha spiegato che è una cosa importante. Benvenuto.

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