«Segni precisi e niente scritte se non volete correre rischi»

Leonardo Salvemini: «I “difensori” vigilino e mettano ogni dubbio a verbale»

da Milano

«Questa scheda è un pasticcio. L’elettore dovrebbe essere messo a proprio agio, e invece, con la posizione dei simboli che è stata scelta, il rischio di errore è altissimo, e non solo per le persone anziane. Confusione a parte, come si fa a fare una croce perfetta su un solo simbolo senza toccare il contrassegno attaccato? Mi meravigliano le giustificazioni del ministro Amato, che scarica tutto sulla legislazione precedente. Da sottile giurista qual è, Amato sa benissimo che le disposizioni relative alla grafica sono ministeriali e che spetta a lui attualizzarle in modo che l’elettore possa esprimere la sua volontà senza difficoltà. Tutto il contrario di quello che sta avvenendo adesso».
L’avvocato Leonardo Salvemini, che con un pool di legali sta formando i «difensori del voto» del Pdl che il 13 e 14 aprile presidieranno i seggi, è preoccupato.
Avvocato, quali sono i principali errori che l’elettore deve evitare?
«Con la scheda che ci ritroviamo, bisogna stare attentissimi a segnare solo il simbolo prescelto. Sono avvantaggiati i simboli che si trovano ai margini, chi è al centro corre maggiori pericoli. Sono certo che si rischia di andare incontro ad una valanga di annullamenti, perché si dirà che la volontà dell’elettore non è chiara. Altra raccomandazione, non fare sulla scheda altri segni, meno che mai scrivere il nome del candidato. Può essere considerato un segno di riconoscimento e rendere il voto nullo».
Un’altra novità è quella del divieto di usare il telefonino con videocamera...
«Quello, per quanto riguarda il rischio brogli, è un problema di minor conto, ha solo rilevanza penale, non annulla il voto. L’ideale per evitare problemi è consegnare il cellulare insieme col documento d’identità e riprenderlo poi all’uscita».
Qualche altra raccomandazione?
«Le schede non vanno mai messe una sull’altra, per nessun motivo. È una tendenza che hanno molti, per ragioni di celerità. Ma il rispetto della democrazia è più importante. La “tecnica del mucchietto” è utile ma non è limpida. Le schede non devono essere sovrapposte neanche al momento dello spoglio, vanno prese una per una, si legge il voto e si trascrive».
Il presidente Berlusconi ha paventato il rischio che si facciano brogli sulle schede bianche, e ha invitato gli elettori ad annullarle, onde evitare problemi...
«Quella di annullare la scheda è sicuramente una provocazione. Il problema è complesso, perché la scheda bianca è la precisa manifestazione di una volontà dell’elettore che vuole censurare la politica, e dunque va rispettata. Ma con le schede bianche la tentazione per chi vuol far brogli è enorme. I difensori del voto devono stare attenti, soprattutto al conteggio contenuto nel verbale finale».
Cosa non bisogna mai fare al seggio?
«Si deve ricordare che è vietata la propaganda. Mai proclamare la propria intenzione di voto.

E, specie dove ci sono consultazioni amministrative, attenzione ai candidati che si fanno pubblicità subito fuori, se questo accade vanno avvertite subito le forze dell’ordine di presidio».
Consigli ai difensori del voto?
«Fare verbalizzare tutto. È inutile essere litigiosi, aggredire. Ma mettere a verbale vuol dire permettere di valutare e di fare eventuali denunce».

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