Adalberto Signore
da Milano
A diciannove giorni esatti dal ritorno della Lega sul prato di Pontida dopo il male di Umberto Bossi, il Carroccio è pronto per «larrembaggio allEuropa». «Perché - spiega il capodelegazione leghista a Strasburgo Mario Borghezio - siamo stati i primi a batterci contro questa Unione dei banchieri e delle burocrazie che ci è stata calata dallalto infischiandosene dei popoli e dei loro diritti e ora che la Francia ha formalizzato il suo no combatteremo affinché tutto venga rimesso in discussione».
Ed è proprio lesigenza di un ripensamento complessivo dellUe lindicazione che è uscita ieri dalla segreteria politica del movimento che si è tenuta a Roma. La Lega, questa la strategia elaborata dai suoi vertici, andrà «allarrembaggio» su due diversi fronti. Il primo è quello della Costituzione europea. «Perché - spiega il capogruppo alla Camera Andrea Gibelli - chiederemo al Consiglio Ue di fermare le ratifiche di quei Paesi che ancora mancano allappello e istituire un referendum consultivo da tenersi contemporaneamente in tutti i Paesi dellUnione». «Un referendum-day - chiosa Borghezio - che comprenda anche gli Stati che si sono già espressi con voto parlamentare. Penso per esempio allItalia». Ma già prima del Consiglio, in programma il 16 e 17 giugno, la Lega pare avere tutte le intenzioni di farsi sentire. «Stiamo pensando a un piccolo ballon dessai per i primi giorni della prossima settimana. A Strasburgo - annuncia Borghezio - verranno anche i nostri capigruppo di Camera e Senato e ci faremo sentire come sappiamo fare noi».
Ma cè pure un altro fronte, certamente il più caldo. Ed è quello delleuro. Perché la segreteria politica di ieri, oltre ad affidare a Borghezio il compito di stendere un Manifesto dellEuropa dei popoli da presentare «ai tecnocrati di Bruxelles», ha dato mandato al ministro delle Riforme Roberto Calderoli di elaborare un progetto sulleuro da presentare a Pontida. «Sarà - dice Gibelli - uniniziativa fortissima contro una moneta troppo forte ed estranea agli europei». Nel merito del progetto, però, nessuno entra. Un po perché è ancora in fieri, un po perché lordine di scuderia è quello di non anticipare nulla prima dellatteso ritorno della Lega sul prato di Pontida. «Lunica cosa certa - si limita a dire il sottosegretario alle Attività produttive Roberto Cota - è che leuro si è dimostrato un problema per le famiglie e la competitività. Ora serve uniniziativa politica seria». «La moneta unica - chiosa Gibelli - è solo una delle realtà imposte dalle leadership». E mentre Borghezio parla di «iniziativa di carattere monetario», laltro eurodeputato del Carroccio Matteo Salvini non esclude nulla perché «non è affatto detto che si debba morire con leuro in tasca».
La verità - al di là del fatto che la proposta non è stata ancora elaborata nei dettagli - è che la Lega ha intenzione di ripresentarsi davanti al suo popolo con una nuova crociata. Daltra parte, è proprio da Pontida che Bossi ha lanciato alcuni dei suo strali più memorabili. Non cè dubbio, quindi, che Gibelli non parla a vanvera quando dice che «liniziativa sarà fortissima».
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