Sei anni nella strada vietata: pagherà una maximulta

Per 548 volte ha attraversato in auto una zona a traffico limitato. Tradito dalla telecamera

da Roma

Un via-vai che costerà caro. Molto caro. Una supermulta da Guinness dei primati, oltre settanta milioni delle vecchie lire, quella che dovrà pagare A.S., indisciplinato automobilista romano di sessant’anni che per oltre un lustro, e precisamente dal settembre del 1999, circolava con troppa disinvoltura nella zona a traffico limitato nel centro storico della capitale, interdetta ai veicoli non autorizzati (come il suo) e presidiata inesorabilmente dai varchi elettronici del cosiddetto «sistema Iride».
Per sei anni il nuovo «record-man» romano ha varcato per la bellezza di 548 volte la Ztl con la sua automobile, non munita dell’apposito contrassegno. Non s’era mai preoccupato di nulla, perché le multe arrivavano in casa dell’ex proprietario della vettura, un israeliano che ormai da tempo aveva lasciato Roma, e con il quale, dopo la compravendita, non era mai stato effettuato il passaggio di proprietà.


L’indisciplinato e recidivo automobilista non aveva fatto i conti, però, con il sistema dei varchi elettronici, che con le telecamere immortalano senza possibilità di scampo il passaggio dei veicoli non autorizzati, e soprattutto con i vigili urbani del Gruppo intervento traffico guidati dal comandante Carlo Buttarelli che lo hanno fermato ad un controllo nei pressi della centralissima Piazza di Spagna perché circolava tranquillamente senza contrassegno. Quindi l’epilogo: al 60enne è stata sequestrata l’automobile, e - ahimé - imposta la maximulta da 37mila euro.

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