Sei chili di hashish nel bagagliaio della sua auto

Il bagagliaio imbottito di hashish. Pensava di farla franca Patrik Cosma, italiano di 33 anni, pusher di professione più volte indagato per detenzione di droga, con sei chili di «fumo» nascosti all’interno della sua Citroen C1. Seguito passo passo dai carabinieri, alla fine è caduto in trappola. Un controllo come tanti, avrà pensato quando un militare in divisa l’ha bloccato, venerdì sera vicino la Cecchignola, per accertamenti. «Quando gli è stato chiesto di aprire il portellone dell’utilitaria l’uomo ha cominciato a sudare freddo - spiega il maggiore dei carabinieri Rodrigo Micucci, comandante della compagnia di Pomezia -. Non c’è voluto molto per scoprire, in uno scatolone di cartone, i seimila grammi di “marocchino” della miglior qualità suddiviso in una dozzina di panetti ben incellophanati per ingannare il fiuto dei cani. Un carico che, immesso sul mercato della capitale, avrebbe fruttato decine di migliaia di euro».

Cosma, d’altro canto, da tempo era nel mirino degli inquirenti, in particolare del nucleo operativo della compagnia di via Roma impegnato soprattutto in indagini sul narcotraffico internazionale che dal litorale pontino inonda la «piazza» della capitale. Da chiarire, soprattutto, il ruolo del criminale e il suo legame con le organizzazioni che importano la sostanza stupefacente dai Paesi nordafricani passando per la Penisola iberica.

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