Sei giudici popolari sono amanti della sua musica

da New York

Gli otto uomini e le quattro donne che per tre mesi hanno ascoltato le ragioni dell'accusa e della difesa sono stati scelti tra 250 candidati. Tra loro, un ex programmatore in pensione, un addestratore di cavalli e uno studente. Nessuno dei giurati ha uno stile di vita simile a quello della pop star, ma otto sono genitori e almeno sei si sono dichiarati fan della musica di Jackson. Tra tutti, solo uno, un ventunenne in sedia a rotelle, è stato una volta al ranch Neverland, nel corso di una gita organizzata per i disabili, e una donna ha un nipote condannato per un crimine sessuale. Il livello scolastico dei giurati, che hanno un'età compresa tra i 20 e i 79 anni, è medio basso, anche se due membri della giuria hanno iniziato il college e tre sono laureati. Nessuno dei membri della giuria è di colore. Due donne nere furono escluse dai procuratori durante la selezione della giuria, che conta sette bianchi, quattro latini e un asiatico. Secondo i sondaggi, le persone di colore avrebbero ritenuto più facilmente che Jackson fosse innocente.
Una telenovela giudiziaria, quella di Michael Jackson, cominciata nel febbraio 2003, quando venne trasmesso alla Tv americana un documentario sulla vita di Michael Jackson, nel quale il cantante ammette di dividere al Neverland Ranch la sua camera e il suo letto con alcuni dei bambini che ospita.
Nel novembre dello stesso anno lo sceriffo della contea di Santa Barbara e decine di agenti effettuano un'incursione a sorpresa al Neverland Ranch portando via numerose casse di oggetti e documenti, comprese riviste porno e libri fotografici di ragazzi nudi. Il giorno dopo viene spiccato un mandato di arresto nei confronti della rockstar.
A novembre Michael Jackson viene filmato mentre entra ammanettato nella centrale di polizia di Santa Barbara, dove gli vengono lette le accuse contestategli: molestie sessuali nei confronti di un minorenne. Il cantante rischia oltre venti anni di carcere. Nello stesso giorno viene rilasciato in libertà dietro il pagamento di una cauzione di tre milioni di dollari. Il suo avvocato Mark Gerahos definisce «un'enorme menzogna» le accuse. Quattro giorni dopo il cantante inaugura un sito web dedicato solo alla vicenda. Il 16 gennaio 2004 inizia il processo. Il 10 marzo 2005 Michael Jackson si presenta in tribunale in pigiama. La mattina si è recato in ospedale anziché in aula, ma il giudice, non credendo a una sua malattia, gli ha intimato di recarsi al processo. Il cantante obbedisce senza neanche vestirsi. Diciotto giorni dopo, il 28 marzo, il giudice decide che l'accusa può presentare alla giuria le testimonianze di altri ragazzi che sarebbero stati molestati in passato dall'imputato.
Il 25 maggio 2005 in aula testimonia il comico Chris Tucker, che è l'ultimo dei 50 testimoni della difesa. Una lista ridotta: Liz Taylor, Stevie Wonder ed altre celebrità non sono state chiamate a deporre. Lo stesso Jackson non testimonierà.


Dopo le istruzioni del giudice alla giuria, il 2 giugno l'accusa presenta la sua requisitoria seguita dall'arringa della difesa. Il 3 giugno la parola passa, dopo tre mesi di processo, alla giuria, chiamata a decidere il destino di Michael Jackson.

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