È sempre più Ibra-dipendenza. Al Diavolo basta un suo numero

Milan 1- Genoa 0. L’attaccante inventa un altro gol e il Genoa è al tappeto Dinho inguardabile e sostituito. Buon esordio di Robinho

È sempre più Ibra-dipendenza. Al Diavolo basta un suo numero

Milano Un passo alla volta, tre in classifica tanto per gradire. Così il Milan, sudando come una squadra operaia, riprende il filo del successo in campionato, interrotto dopo la notte del 29 agosto, col Lecce. Rischia l’osso del collo nel primo tempo, tradendo una prova scialba: è lento, prevedibile e anche molle, a eccezione di Gattuso, un vero gladiatore per 70 minuti. Scontati, nell’intervallo, i giudizi feroci e le censure destinate al lavoro di Allegri, l’allenatore che invece azzecca le scelte più importanti, la presenza di Robinho per esempio, la conferma di Gattuso, per esempio, il modo verticale per servire Ibrahimovic, la lama milanista. Abbiati gli evita un perfido castigo proprio al gong del primo round deviando una capocciata di Chico. Pericolo scampato. È l’occasione utile per ripartire nella seconda frazione e giocare un’altra partita. Al primo lancio teleguidato di Pirlo, alla prima palletta utile per Ibrahimovic, il solista s’infila tra Dainelli e Ranocchio e col famoso piedone 47 uncina il pallone che beffa anche Eduardo, sistemato non proprio perfettamente davanti alla sua porta. Da quel momento il Milan merita il successo e vengono fuori tutti i progressi della squadra mentre spariscono quasi per magia i difetti, i limiti e anche i valichi lasciati incustoditi. Si rovescia il destino del Genoa, partito bene e poi smarrito nel finale. Se il Milan può giocare in spazi molto larghi, anche non disponendo al momento del miglior Ronaldinho, riesce a mettere al muro qualsiasi rivale sfiorando più volte il gol della sicurezza, il 2 a 0.

Evitato per sciatteria da Flamini un paio di volte e da un salvataggio miracoloso di Criscito sulla linea sulla stoccata di Robinho venuto fuori alla distanza. A dimostrazione che il brasiliano ha solo bisogno di un po’ di benzina nel serbatoio per tornare il talento che tenne in piedi il Brasile al mondiale. Non si disimpara a giocare a calcio.

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