Roma

Senghor, Pound e gli altri: quando la poesia fa spettacolo

Riempire una sala da 300 posti facendo pagare un biglietto di 12 euro per ascoltare la poesia. È l’ultima sfida della coppia Fuortes-Borgna (rispettivamente direttore e presidente della fondazione Musica per Roma). Domani parte la rassegna «Via dall’Europa, la poesia nel mondo». Si tratta di sette appuntamenti (sempre di lunedì) alla scoperta dei migliori poeti del Novecento. Una formula già rodata negli ultimi due anni (con la poesia novecentesca italiana ed europea).
Quest’anno il curatore Valerio Magrelli ha avuto il compito di scegliere sette tra i poeti più rappresentativi del secolo appena concluso. Si inizia domani col senegalese Léopold Sédar Senghor (1906-2001). Margherita Buy è chiamata a leggere alcune delle liriche più rappresentative del celebre scrittore e accademico di Francia. Magrelli, invece, interrogherà Graziano Benelli, massimo esperto dell’opera di Senghor nel nostro Paese. Un dialogo, meglio ancora una conversazione, da cui il pubblico ricaverà tutti gli elementi utili per una maggiore comprensione del verso poetico. E soprattutto per completare lo spettacolo serio, rigoroso ma ricco di seduzione.
«In questo momento - spiega Valerio Magrelli- ci troviamo tra le secche dello specialismo deleterio e devastante rappresentato da un linguaggio incomprensibile ed elitario che molto ha a che fare con le nostre università e la deriva televisiva di totale incompetenza, che parla a tutti ma non dice niente. La nostra scommessa è quella di percorrere una terza via: strappare per un giorno lo studioso specialista di uno di questi grandi autori alle sue biblioteche e costringerlo a spiegare tutto con estrema chiarezza, senza sottintesi e senza dare nulla per scontato». E questo con l’aiuto anche di grandi interpreti della scena teatrale italiana, tutti reclutati direttamente dal presidente della fondazione Musica per Roma. Il 12 dicembre Laura Morante leggerà le traduzioni del cinese Bei Dao. Debitamente prefate da Claudia Pozzana. Gli appuntamenti successivi vedranno impegnati anche Cosimo Cinieri (per il siriano Adonis), Donatella Finocchiaro (per Jorge Luis Borges), Fabrizio Gifuni (per l’indiano Tagore) e Michele Placido (imepgnato il 19 aprile a dare voce alle traduzioni delle liriche del giapponese Miyazawa Kenij, con l’intervento del celebre orientalista Giorgio Amitrano). La rassegna si chiuderà il prossimo 10 maggio con un omaggio al poeta americano Ezra Pound (letture Sandro Lombardi). Saranno anche eseguite, per l’occasione, alcune partiture inedite dell’autore dei Cantos.
Parco della Musica. Teatro Studio. Lunedì ore 21. Posto unico: 12 euro. Info: 06.

80241281.

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