Senza Malpensa l’Expo resta a terra Mazzata da 2 miliardi sulle imprese

(...) L’obiettivo è la difesa dei 56mila posti di lavoro a rischio nei prossimi sei anni. Senza l’hub di Malpensa, per l’occupazione lombarda si prepara un effetto negativo capace di annullare le ricadute positive dell’Expo, che lascia prevedere 70mila nuovi posti a partire dal 2009. A sostenerlo è la Camera di commercio di Monza e Brianza, in perfetta sintonia con lavoratori e sindacati che si preparano per domani a una manifestazione di protesta. A far sventolare i cartelli e intonare gli slogan nello scalo varesino saranno i lavoratori in cassa integrazione il cui posto di lavoro è già a rischio. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Lombardia, Nino Baseotto, Gigi Petteni e Walter Galbusera hanno chiesto al presidente della Regione, Roberto Formigoni, «un incontro urgente sul futuro di Malpensa».
Secondo gli ultimi dati dell’ufficio studi della Camera di commercio brianzola, l’economia lombarda perderebbe nel 2009 circa 770 milioni di euro di indotto turistico e 350 milioni di euro di indotto trasportistico. Se poi si aggiungono i mancati collegamenti internazionali diretti, la perdita complessiva sfiorerebbe i due miliardi di euro. Il fronte pro Lufthansa e pro Malpensa è compatto. Il vertice della Lega si chiude con l’annuncio di un incontro (che avverrà domani) tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi. Nell’attesa il «Carroccio» prende posizione in favore di Lufthansa e chiede cieli aperti nel caso in cui prevalga AirFrance. Aggiunge: «Il governo dovrà garantire ai lavoratori coinvolti il medesimo trattamento e gli stessi ammortizzatori già previsti per i dipendenti Alitalia».
Netta la posizione del coordinatore regionale di Fi e candidato alla presidenza della Provincia, Guido Podestà: «Non si può rinunciare a Malpensa perché vuol dire non alimentare l’intero sistema del Nord Italia. Le infrastrutture sono un elemento fondamentale per la crescita». Podestà ricorda che Silvio Berlusconi ha preso chiaramente posizione a favore della compagnia tedesca: «Il presidente del Consiglio si è molto speso nel colloquio con Angela Merkel e ha espresso una preferenza dichiarata per Lufthansa, da lui ritenuta la scelta migliore per il sistema Paese, a causa della strategia multihub di Lufthansa». Podestà sintetizza le ragioni per cui Lufthansa è preferibile: entra nel capitale ma non pretende di decidere le politiche, è appunto l’unica compagnia con sistema multihubbing (ovvero con più grandi aeroporti di riferimento) e tutelerebbe sia Fiumicino che Malpensa: «L’unico vantaggio di AirFrance arriva dal management Alitalia che ha da sempre condiviso le scelte con AirFrance».

Critica Penati (pronto al Malpensa day di giovedì) per la sua politica di annunci: «Aveva detto che avrebbe venduto le quote di Sea per diventare azionista di Alitalia e non è accaduto nulla di tutto questo. Dice di essere partner della Lega, ma siamo tutti partner nella medesima battaglia».

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