Senza svincoli e rotatorie l’inaugurazione si fa lo stesso

Da ieri è aperta al traffico la superstrada Frosinone-Sora, o meglio l’ultimo tratto di questa arteria, appena una decina di chilometri fino al nuovo casello di Ferentino, la cui progettazione risale a 32 anni fa. Il taglio del nastro in realtà c’è stato sabato scorso in una bella giornata da... campagna elettorale. La superstrada, infatti, non può dirsi completata neppure ora, eppure la Regione, attraverso la controllata Astral, ha spinto perché l’inaugurazione avvenisse, guarda caso, a una settimana dal voto. La superstrada - comunque importante perché va a innestarsi sulla futura dorsale del collegamento Tirreno-Adriatico e perché consente di scavalcare il casello di Frosinone e il disordinato traffico del capoluogo ciociaro - manca infatti di alcune opere accessorie, soprattutto per la sicurezza. A iniziare dalla rotatoria nei pressi del nuovo casello autostradale, mentre gli svincoli nel Comune di Alatri sono provvisori e regolati da due semafori, con inevitabili disagi. Sull’opera, inoltre, pendono ancora come una spada di Damocle una serie di ricorsi al Tar presentati dai proprietari dei terreni espropriati, per un contenzioso che si perde nella notte dei tempi, quando il tracciato progettuale venne cambiato e modificato più volte.
Questo nuovo tratto, poco meno di 12 km, è costato 165 milioni di euro, cifra che sarebbe lievitata se 10 anni fa, dopo che per altri 22 anni tutto era rimasto chiuso nei cassetti, l’allora giunta Storace non avesse messo mano alla pratica, superando lo scoglio di alcuni espropri particolarmente onerosi e riavviato i cantieri. In questi cinque anni, a parte una mezza dozzina di sopralluoghi dell’ex governatore Marrazzo e di vari assessori succedutisi ai lavori pubblici, l’opera non ha fatto registrare grossi passi in avanti, fino all’accelerata di questi mesi. Ma il lavoro fatto dalla passata giunta regionale non è stato ricordato dai presenti, che hanno sottolineato solo i presunti ritardi tecnici del Comune di Alatri, guarda caso l’unico del circondario governato dal centrodestra e alle prese con la difficile eredità della precedente amministrazione di sinistra.
All’inaugurazione di sabato, così, oltre ai vertici della Regione con l’assessore ai lavori pubblici Maruccio e quello al personale Scalia si sono presentati anche i diessini Goffredo Bettini e l’europarlamentare Francesco De Angelis, entrambi impegnati nella campagna elettorale.

Unica voce fuori dal coro, quella del presidente della Provincia di Frosinone, Antonello Iannarilli che ha dedicato l’apertura della superstrada alle tante vittime di un sistema viario obsoleto come quello del Frusinate.

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