Nel torneo di Rotterdam Andreas Seppi raddoppia: dopo aver battuto laustraliano Lleyton Hewitt, ieri ha messo al tappeto il più coriaceo degli spagnoli. Con una partita che si è risolta per 3-6, 6-3, 6-4 lazzurro ha eliminato niente meno che Rafael Nadal, testa di serie numero uno del tabellone e numero 2 del mondo. È un grandissimo risultato, una straordinaria sorpresa che arriva in un momento in cui il tennis italiano ne aveva proprio bisogno
La stagione allaperto è alle porte ed è vicino anche il primo turno di coppa Davis che giocheremo fuori casa contro la Croazia di Ljubicic (che pare deciso a non giocare), di Ancic e di Cilic. Questo per la cronaca. Ciò che ora ci interessa è vedere come Andreas affronterà il turno che lo vede opposto al vincente tra lo spagnolo Fernando Verdasco e lo svedese Robin Soderling. Mettere a terra prima Hewitt poi addirittura un irriducibile eroe come «Rafa», sulla carta, potrebbe già bastare. Si tratta di prede eccellenti che si addicono ai palmares dei più grandi campioni, ma purtroppo il tennis è un gioco strano e crudele in cui circolano i fantasmi della paura, per cui diventa quasi più difficile battere un proprio simile che un eroe contro il quale non si ha nulla da perdere. Una cosa è certa: nel torneo di Rotterdam il nostro Andreas ha davvero celebrato uno straordinario compleanno, spegnendo le sue 24 candeline, piazzate su una bella torta, ieri sera.
Ora tutti noi appassionati gli chiediamo un ulteriore sforzo, in realtà molto grande, anche se inferiore alle due imprese fin qui messe a segno. Eliminando Nadal Seppi diventa il quinto italiano capace di battere il numero due della classifica mondiale. Prima di lui cerano riusciti Pistolesi, Cancellotti, Gaudenzi e Pozzi. Il colpo «vero» lo fece lanno scorso al Foro Italico Filippo Volandri. Il nostro stupendo tennista vestito Armani battè Roger Federer. Da quel momento però siamo in attesa che per il bel Filippo le luci del palcoscenico si riaccendano. La prima volta che scrissi un articolo su Andreas Seppi parlai di quel ragazzo vestito rosso Ferrari dal berretto alle scarpe, gagliardo come Michael Schumacher. Il suo tennis mi piacque molto perché giocava in maniera aggressiva e divertente. Ero convinta che avessimo trovato un campione. Ma il tennis non è uno sport facile. Qualcosa accadde e quel giocatore così riservato in un certo senso si perse. Con lantica passione che nel mio cuore non si è ancora spenta oggi ricomincio a sognare.
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