Sequestrata in Brasile la sorella di Oliveira

È stata rapita da due uomini incappucciati. Fra i sospettati anche il figlio di 14 anni

Paolo Marchi

Decimo caso in Brasile, in due anni appena, di sequestro di un parente di un calciatore, il primo che riguarda un brasiliano che gioca in Italia, Ricardo Oliveira, tesserato quest’estate dal Milan; il secondo rapimento che vede coinvolta la sorella di un giocatore dopo quello risoltosi il 14 settembre con la liberazione, dopo nove giorni di segregazione, della sorella di Michael del Palmeiras.
L’ultimo caso all’alba brasiliana di ieri a San Paolo. Maria de Lourdes Silva de Oliveira, 35 anni, sorella del neo-acquisto milanista, è stata prelevata da due uomini incappucciati, penetrati nella casa dove vive. Prima hanno legato e imbavagliato il marito e il loro figlio di otto anni, quindi li hanno rinchiusi in una stanza e sono fuggiti con la donna che soffre di ipertensione e per questo deve assumere farmaci ogni giorno.
Di norma questi sono sequestri a scopo di estorsione, si punta al parente di un calciatore perché ricco e popolare. Finora non sarebbe stato chiesto un riscatto. La vicenda solo in parte ricorda le precedenti. Il commissario a cui sono state affidate le indagini ha dichiarato infatti che tra i sospettati c’è anche un altro figlio della coppia, un 14enne che suo padre ha subito indicato alla polizia come possibile sospetto. Il giovane è un baby-gangster, più volte rinchiuso in un istituto per minorenni per i legami con le bande del narcotraffico e le minacce rivolte alla madre.
Quanto al giocatore, ieri a Siviglia per regolare pendenze personali nella città in cui ha giocato, è rientrato a Milano incassando la solidarietà di una società che ha già vissuto un caso analogo, anche se ben più grave visto che terminò con la morte dell’ostaggio. Levan Kaladze, ventunenne fratello cardiopatico del difensore Kakha fu sequestrato in Georgia il 23 maggio di cinque anni fa: il suo cadavere fu ritrovato soltanto lo scorso 17 febbraio. Difficilmente Oliveira si recherà a San Paolo. Attenderà gli sviluppi a Milano. A parte la triste vicenda di Kaladze e di tre club inglesi, Manchester United, Arsenal e Leeds che nel ’99 assicurarono le loro stelle contro i rapimenti, questa piaga è tipica del calcio sud-americano che diede il brutto esempio nel ’98 alla vigilia dei Mondiali in Francia. Successe che una gang di Rio si portò via il papà di Romario, scegliendo il momento sbagliato. La punta dichiarò che con babbo chissà dove, lui non avrebbe onorato serenamente la seleçao e i rapitori gli restituirono il padre senza nulla in cambio.


Da Romario a Oliveira passando per Cervara (rapito assieme al fratello), Assuncao (ex Roma) e Riquelme (via i fratelli), Gabriel e Diego Milito (prelevati i papà) fino a Robinho, Luis Fabiano e Gratife. Nei loro casi vittime sono state le mamme. A Robinho accadde nel 2004: giorni di lontananza forzata 41, riscatto circa 80mila euro. Conseguenza pratica: la star accettò l’offerta del Real Madrid.

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