Sequestro Gallinaro in ansia per la ragazza rapita in Venezuela

È originaria di Gallinaro, paese di 1300 abitanti in provincia di Frosinone, Vanessa Farina Riccione, la studentessa di ingegneria ventunenne rapita l’altra notte in Venezuela da una banda probabilmente in cerca di un riscatto per la liberazione. A Gallinaro, in una villetta lungo la strada provinciale che porta alle pendici del parco nazionale d’Abruzzo, vivono alcuni parenti di Vanessa, tra cui uno zio, Valerio Farina.
«Abbiamo saputo del rapimento di Vanessa e sto cercando di mettermi in contatto con mio fratello Giuseppe (il nonno paterno di Vanessa, ndr) per cercare di saperne di più. Siamo tutti in trepidazione, anche perché non riusciamo a spiegarci come mai i banditi abbiamo scelto proprio la nostra famiglia. Anche i Farina che stanno in Venezuela sono grandi lavoratori, mio fratello in particolare ha una rivendita di oli e lubrificanti, ma non possiamo certo dire che sono ricchi». Vanessa vive in una cittadina poco distante da Caracas, nella regione di Zulia, e abita assieme al nonno, dopo la separazione dei genitori.
Una famiglia sulla quale ultimamente sembra essersi accanita la sfortuna: un anno fa i banditi irruppero a casa Farina rapinando il nonno e Vanessa; sei mesi fa, invece, la morte improvvisa della sorella 15enne di Vanessa (in famiglia c’è un altro fratello, anche lui studente). In paese, a Gallinaro, è soprattutto il nonno di Vanessa a essere ricordato con affetto e stima da tante persone. Fu lui, prima della guerra, a emigrare in Venezuela in cerca di lavoro, quel lavoro allora praticamente impossibile da trovare tra le montagne della Ciociaria, da dove si scappava appena possibile, in direzione Stati Uniti e Canada, verso le miniere del Belgio o, per l’appunto, in America Latina.
«Negli anni Giuseppe è sempre tornato a Gallinaro - raccontano alcuni anziani sulla piazza principale del paese - e l’anno scorso è rimasto qui per quasi un mese». E il richiamo della terra natale è forte anche nel figlio, Giancarlo, papà di Vanessa, che in paese è nato e che è ancora regolarmente iscritto alle liste elettorali di Gallinaro, con la doppia cittadinanza italo-venezuelana.
Vanessa, invece, in paese nessuno l’ha mai vista, ma tutti la conoscono come «la nipote di Peppe» e trepidano per le sorti di questa ragazza, della quale tutti sanno che è molto a posto, brava negli studi (all’università di Caracas) e affezionatissima a «nonno Peppe».


«Per noi è un incubo - conclude un altro anziano, pure lui lontano parente dei Farina - e ne usciremo solo quando sapremo della riacquistata libertà di Vanessa. Poi la ospiteremo volentieri qui, per farle dimenticare questa brutta avventura».

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