Fargo 5 è un viaggio oscuro e brutale nel passato

In arrivo su Sky e Now TV la quinta stagione di Fargo offre la versione quasi comica della brutalità degli Stati Uniti

Fargo 5 è un viaggio oscuro e brutale nel passato
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Bisognerà attendere il 22 novembre per avere l'occasione di vedere i nuovi episodi di Fargo, serie tv ispirata all'omonimo film dei fratelli Coen e giunta alla sua quinta stagione, che verrà trasmessa in esclusiva da Sky e Now Tv in contemporanea con gli Stati Uniti. Serie antologica che a ogni stagione offre allo spettatore un diverso caso e una diversa brutalità, ora Fargo torna sul piccolo schermo con una serie ispirata a fatti realmente accaduti e che è interpretata dalla Juno Temple di Ted Lasso e il Jon Hamm visto recentemente nella terza stagione di The Morning Show.

Il passato che torna a reclamare attenzione

La quinta stagione di Fargo si apre durante quella che si scopre essere una riunione scolastica: corpi che cozzano l'uno contro l'altro, un sentore di odio e violenza diffusa. In mezzo a questo caos c'è Dot Lyon (Temple), che si stringe addosso sua figlia Scotty (Sienna King) e cerca di farsi strada per ottenere la libertà, proprio come farebbe una mamma leone con il suo cucciolo (non è un caso se il cognome della donna è proprio Lyon, che suona come lion, leone in inglese).

Le cose, però, non vanno affatto come previsto e Dot si trova a stendere ben due persone con un teaser: peccato che uno dei due aggrediti sia un poliziotto, che fa sì che Dot vinca un biglietto verso la prigione della città del Minnesota in cui vive. Suo marito (David Rysdahl) e sua suocera (Jennifer Jason Leigh) riescono a risolvere il problema, ma ben presto Dot si trova al centro di una situazione violenta e pericolosa. Ed è in questo momento che nella donna emergono capacità che fanno intuire allo spettatore che c'è molto più oltre la superficie della brava mogliettina domestica. Intanto, al confine del North Dakota lo scheriffo Tillman (Jon Hamm) fa rispettare la sua legge, spargendo terrore ovunque si rechi. Ma l'uomo sembra avere un conto in sospeso proprio con Dot.

La quinta stagione della serie antologica, dunque, decide di concentrarsi soprattutto sull'idea che dal passato non si riesce mai a fuggire del tutto e che esso rimane ancorato alla nostra esistenza come catene di cui trasciniamo il peso invisibile. Senza dubbio è quello che fa Dot, che all'inizio della serie si presenta davvero come una casalinga interessata al suo aspetto fisico, preoccupata a fare pancakes per la figlia e a sopportare la suocera, che in lei non vede altro che una buona a nulla. Ma sin dall'inizio si avverte una nota stonata - la preoccupazione per le impronte digitali, l'essere in possesso di un teaser -, qualcosa che suggerisce che questa donna porta sulle spalle un fardello che l'ha costretta a indossare una maschera, a costruire una nuova vita come se essa potesse essere la sua armatura.

Fargo e la costruzione degli Stati Uniti d'America

Se ci si fermasse a fare dei paragoni con il film originale dei fratelli Coen o con le stagioni precedenti dello show, salterebbe subito all'occhio il fatto che la quinta tensione di Fargo sembra voler spingere soprattutto su un tono dramedy, che contrappone al racconto concitato di una sopravvivenza i toni quasi grotteschi di una commedia a tratti surreali. Lo dimostra, ad esempio, una delle prime scene del primo episodio, quando Dot è costretta a difendersi da uomini che sono entrati in casa sua. La scena, che pure ha una buona dose di tensione, non riesce ad essere spaventosa, né al cardiopalma. Lo spettatore è sì curioso di scoprire l'evoluzione dello show, ma allo stesso tempo non riesce a non sorridere di quello che avviene sul piccolo schermo, come se ci si trovasse in una versione cupa di un qualche film comico.

Si tratta però di un effetto voluto e non involontario: un effetto che vuole sottolineare e simboleggiare i due volti contraddittori e opposti degli Stati Uniti: da una parte la terra delle grandi opportunità e del grande sogno americano, dove ognuno può diventare quello che vuole.

Dall'altro un mondo di violenza e ingiustizia, vestita di un'oscurità in cui si nascondono mercenari e assassini e dove persino chi dovrebbe rappresentare le forze dell'ordine potrebbe essere un mostro vestito con divise e gradi. Fargo 5 si presenta allora come una serie che intrattiene, incuriosisce e che appare anche attuale nel suo gestire il volto degli Usa.

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