Roma - Un delitto che sembra un'esecuzione. O, meglio, una fiction. Ed è proprio alla seconda ipotesi che pensa il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, quando parla dell'omicidio di Edoardo Sforna, il 18enne ucciso martedì sera in una pizzeria alla periferia sud di Roma.
Sette omicidi irrisolti da gennaio "A Roma emergono dall’inizio dell’anno sette omicidi irrisolti che hanno tutto il sapore di regolamenti di conti", ricorda Alemanno. L’ultimo è proprio quello del giovane Sforna. Roma poco sicura? Macché: "Abbiamo letto le analisi del criminologo Francesco Bruno", spiega il sindaco, "e condividiamol’idea che sia in atto un pericoloso fenomeno emulativo che porta soggetti criminali a regolare i propri conflitti usando disinvoltamente coltelli e pistole. Anche il professor Bruno, come noi già avevamo denunciato più volte, richiama come una delle cause di questa tendenza emulativa quella pericolosa mistificazione culturale che è stata fatta con serie televisive come Romanzo criminale e Il capo dei Capi, dove i protagonisti apparivano più come eroi negativi che come spregevoli criminali". Ecco perché Alemanno chiede alla magistratura di indagare per capire "se questi omicidi sono una serie di casi isolati frutto di questa spinta emulativa,oppure se siamo di fronte al coagularsi di un nuovo fenomeno di criminalità organizzata nella nostra città".
Un'ipotesi già teorizzata nel 2009 Non è la prima volta che il sindaco di Roma incolpa le fiction della violenza giovanile.
Nel 2009, dopo una serie di risse e accoltellamenti tra ragazzi nella capitale, Alemanno aveva detto: "Anche operazioni culturali come la serie di tv Romanzo criminale o altre simili non hanno aiutato, ma hanno lanciato atteggiamenti e modi di fare sbagliati". E allora come oggi le polemiche non sono mancate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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