Se in Friuli-Venezia Giulia il centrosinistra punta sul fenomeno Debora Serracchiani, il centrodestra non è da meno con Alessandro Ciriani, neoeletto presidente della Provincia di Pordenone. Una vittoria con il botto, che ha sfiorato il 63% dei suffragi. In termini di voti 96.704 per Pdl, Lega, Udc e Pensionati, che lo sostenevano. Oltre a qualche migliaio di preferenze disgiunte che portano il bottino di Ciriani a circa 105mila voti. In termini percentuali è il presidente provinciale del Pdl più votato dItalia, dopo Luigi Mazzuto ad Isernia. «Mentre loro frequentano i salottini snob e formulano le loro livorose critiche, noi stiamo in mezzo alla gente e lavoriamo per tutelare i più deboli, per chi ha perso il lavoro, per i lavoratori in difficoltà, per chi deve pagare il mutuo, per le piccole e medie imprese». Scriveva il 3 giugno Ciriani sul suo blog, che ha sfruttato come Youtube e Facebook per la propaganda elettorale. «Il primo a telefonare per farmi i complimenti è stato un sindacalista della Cgil dichiara a il Giornale . Come presidente della provincia di Pordenone non sono mai intervenuto sulla base della discriminazione politica e questo ci ha premiato». Trentotto anni, subentrato alla guida della provincia nel 2008, Ciriani ha sfondato. Bel tipo, buca il video e sa stare fra la gente. «In giro per Pordenone mi fermano per stringermi la mano», racconta. Nel capoluogo ha saputo unire il centrodestra e sfruttare le debolezze di una sinistra capace solo di colpi sotto la cintola. Durante la campagna elettorale si divideva fra «la giornata di volo con i disabili» ed «il vertice con il ministro degli Esteri Franco Frattini».
Il suo slogan vincente è «concretamente al tuo fianco». Ha pure lanciato «Pordenone pensa», una nuova e grande rassegna di idee ed eventi. La vittoria con il botto lha dedicata alla compagna e alla figlia Emma, che deve ancora compiere un anno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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