Il servizio d’ordine della Lega

Le «Camicie Verdi» nascono nel maggio del 1996, su proposta diretta di Umberto Bossi, che ne voleva fare il «servizio d’ordine della Lega». I sospetti circa la possibile pericolosità eversiva della «Guardia nazionale padana» (altro nome ufficioso dato negli anni all’organizzazione, anche se in principio Camicie e «Gnp» furono concepite come due realtà differenti) accompagnano fin da subito il movimento, le cui sedi nello stesso ’96 e nei primi mesi del ’97 vengono più volte perquisite dalla Digos. In quegli anni la «milizia» della Lega si fa notare per le operazioni di pattugliamento delle aree degradate o «a rischio» delle città del Nord (un anticipo delle «ronde», istituzionalizzate 15 anni dopo) o per la presenza alle manifestazioni della Lega. Con la fine del periodo «secessionista» più duro della Lega Nord l’attenzione mediatica e della magistratura sull’organizzazione si affievolisce, e le Camicie Verdi limitano le loro apparizioni ai raduni del partito di Bossi, dove svolgono attività di servizio d’ordine.

Le «Camicie Verdi» hanno avuto un recente ritorno alla ribalta mediatica, quando sono state associate al fenomeno nascente delle ronde cittadine, le quali sono state peraltro legalizzate nel febbraio scorso con l’approvazione del cosiddetto «Pacchetto Sicurezza».

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