Fallimenti, termometro della crisi. Secondo i dati pubblicati ieri in uninchiesta del quotidiano economico «Il Sole 24ore» nella nostra regione le piccole e medie imprese stanno attraversando un periodo di sofferenza che ha alzato le percentuali di fallimenti registrati dalle Camere di Commercio. In particolare il dato preoccupante è a Genova, deve nel 2007 erano state 45 le imprese fallite, diventare 275 nel 2008, con un aumento pari al 511,1 per cento. Anche alla Spezia i dati parlano di un incremento del 451,7 per cento con 160 fallimenti dichiarati nel 2008 contro i 29 del 2007. Meglio Savona dove i numeri parlano di 30 imprese fallite nel 2007 e 72 nel 2008, con una percentuale di aumento pari a 89,5. In controtendenza Imperia dove il numero di imprese fallite nel 2007 era pari a 15, tre in meno rispetto allanno scorso, con un meno 13,3 per cento. Certamente i dati vanno letti calcolando anche un naturale ricambio fisiologico, ma le percentuali pubblicate dallinchiesta del Sole 24 ore ha provocato limmediata reazione del vicepresidente del consiglio regionale della Liguria, Rosario Monteleone, che ha chiesto «una ragia per una nuova fiducia». «I dati provenienti dalle Camere di Commercio ed elaborati dalla Cribis, fotografano una Liguria in difficoltà, fatta eccezione per la Provincia di Imperia. Le procedure di fallimento registrate per lanno appena concluso nella sola provincia di Genova sono oltre il 500 per cento rispetto al 2007. È un dato significativo e preoccupante, probabilmente la recessione e la grave crisi economica internazionale in atto sta determinando una situazione ad alto rischio soprattutto per le piccole aziende.
E la preoccupazione diventa maggiore davanti alle previsioni che i tecnici in materia denunciano per il 2009».Monteleone chiede dunque una cabina di regia per rilanciare investimenti che facciano ripartire la nostra economia.