Bergamo - Sesso in cambio di lavoro. Ai ragazzini chiedeva prestazioni in cambio di un impiego (in nero) nel proprio locale. E' successo in un paesino in provincia di Bergamo. I carabinieri del Comando provinciale, che hanno arrestato l'imputato dopo un’indagine durata un paio di mesi, lo hanno definito un "pedofilo seriale". In carcere è finito un uomo di 68 anni, incensurato, che gestisce un bar in un paese dell’Isola Bergamasca.
Le accuse Secondo l’accusa, avrebbe abusato sessualmente di almeno sette ragazze tra i 13 e 18 anni, che "assumeva" in nero per lavorare al bancone del suo locale. L’indagine è partita ad agosto dopo il racconto di una ragazza - ai tempi tredicenne - che ha riferito ai militari di aver subito pesanti avances dall’uomo. Gli inquirenti hanno rintracciato altre sei ex dipendenti del locale che negli ultimi dodici mesi sarebbero state costrette ad avere dei rapporti sessuali completi con il loro datore di lavoro.
I ripetuti abusi L’uomo, sfruttando il rapporto professionale, conduceva con una scusa le sue vittime nell’appartamento sovrastante il locale e abusava di loro, spesso imponendo alle ragazze il silenzio sotto la minaccia di far perdere loro il lavoro. Il barista, che vive da solo, cambiava commesse ogni due o tre mesi: pare che gli episodi ai danni delle ragazze proseguissero da almeno un anno.
Le vittime hanno raccontato ai militari le loro esperienze, spesso con dovizia di particolari. Il presunto pedofilo è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata. Ora è rinchiuso nel carcere di Bergamo, in attesa di essere interrogato dal gip.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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