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Sesso, ecco perché gli italiani lo fanno meglio

Ricerca su 26 mila persone: «Il nostro Paese è tra i primi quattro per quantità e qualità dei rapporti»

Sesso, ecco perché gli italiani lo fanno meglio

Problemi sotto le lenzuola? Fatevi un bel viaggio in Nigeria. Certo, nel mondo ci sono capitali più affascinanti di Abuja, ma solo qui, nel cuore dell’Africa occidentale, è stato accertato «il più alto livello di soddisfazione sessuale al mondo»: sette nigeriani su dieci, infatti, dichiarano di sentirsi - almeno sotto questo profilo - «pienamente appagati». Quasi un paradiso dei sensi rispetto alla realtà italiana, dove solo il 36% dei nostri connazionali afferma di essere soddisfatto della propria vita sessuale.
Ma da dove vengono questi numeri? chi li ha raccolti? chi ne ha appurato la veridicità? e - soprattutto - chi ha commissionato lo studio? Domande imprescindibili dinanzi a qualsiasi sondaggio, figuriamoci poi quando il tema è il sesso, cioè l’argomento più privato su cui non ci si sbottona sicuramente col primo intervistatore. E la precauzione vale pure nel caso del Sexual Wellbeing Global Survey di Durex, la «ricerca mondiale sul benessere sessuale» condotta su un campione di 26 mila persone in 26 paesi. Gli italiani interpellati sono stati oltre mille, con risultati decisamente a sorpresa rispetto a sondaggi analoghi che giurano di essere riusciti a indagare lì dove è impossibile indagare.
Eppure gli esperti Durex (gli stessi del mitico spot anni ’80 con l’omaccione che sussurrava orgoglioso: «Io ce l’ho, sempre, Durex!») sostengono di aver scoperto che «le donne italiane sono leggermente più soddisfatte rispetto ai loro partner (40% rispetto al 32% degli uomini)».
Inoltre pare che insieme a messicani, spagnoli e sudafricani, «due terzi degli italiani raggiungono l'orgasmo con regolarità, rispetto a una media globale del 48%». Quelli messi peggio? I giapponesi, con uno microscopico 5%.
Molte le curiosità piccanti dello studio: «In media gli italiani hanno rapporti sessuali 121 volte all'anno, un numero notevolmente superiore rispetto alla media mondiale (103) e più dei francesi (120), dei tedeschi (117) e degli inglesi (92)». Irraggiungibili i greci con le loro 164 performance stagionali, uno standard degno di Rocco Siffredi.
I ricercatori non hanno mancato di buttare un occhio pure all’orologio: «I rapporti sessuali degli italiani durano in media 20 minuti, in confronto a una media mondiale di 18». E si sa che, in certi casi, due minuti possono fare la differenza.
Tutte rose e fiori dunque? No, ci sono pure le spine: «Gli italiani sono nelle posizioni di testa riguardo agli aspetti fisici della sessualità, ma il quadro che emerge dalla ricerca per la parte più emotiva della vita sessuale è meno confortante. Infatti, sono meno di tre su cinque (58%) i connazionali che ritengono il sesso importante, e solo il 48% definisce eccitante la propria vita sessuale».
Tre intervistati su cinque vorrebbero sentirsi «meno stressati e stanchi», mentre il 44% vorrebbe «trascorrere più tempo di qualità con il proprio partner». Poco meno di tre persone su dieci, 29%, vorrebbero «un po’ più di divertimento nella propria vita» e una percentuale simile, il 27%, è «alla ricerca di più romanticismo».
Infine gli italiani non sono neppure contrari a un po’ di «ludica sperimentazione»: quasi la metà vorrebbe provare nuove emozioni magari acquistando «giochi rivitalizzanti» ad alto contenuto erotico. Le ultime novità vengono dal Giappone: bambole (e bambolotti) supertecnologici garantirebbero prestazioni nettamente superiori a quelle dei tradizionali amanti in carne ed ossa.


Altro che irresistibile richiamo della carne.

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