Cronache

Sesso, shopping, Facebook Siamo dipendenti da tutto

Non solo alcol, eroina e cocaina. Le nuove droghe sono normali attività che diventano compulsive. Il caso della donna che comprava 13 paia di scarpe al giorno

Sesso, shopping, Facebook  Siamo dipendenti da tutto

Non si aspetta più l’estrazione del Lotto: Gratta e Vinci, Win for Life, video-poker e slot machine sono gettonatissimi da cinquantenni e pensionati che arrivano a spendere migliaia di euro incitandosi o consolandosi con quantità esagerate di alcol. Si stima che in Italia i giocatori patologici siano l’1-2% della popolazione adulta e addirittura il 3-5% degli adolescenti. Psicopatologie post moderne contro cui c’è ancora poco rimedio. Le aspettative maggiori si concentrano sulla Stimolazione Magnetica Transcranica, metodica in sperimentazione all’Università Cattolica di Roma per il trattamento dei pazienti alcolisti: «Adesso si tratta di vedere cosa accadrà nella realtà dei nostri pazienti e verificarne gli effetti anche a lunga durata», spiega il dottor Giovanni Addolorato. Presso il Laboratorio di Neuroscienze Cognitive dell’Università di Sassari per i pazienti cocainomani la sperimentazione è già partita: «Si usa un’apparecchiatura che genera un campo elettromagnetico capace di “modulare” l’attività delle cellule cerebrali - spiega il professore Marco Diana - con un metodo quasi fisiologico e in assenza di effetti collaterali». Andrà affiancata comunque una terapia psicologica: «Ci sono casi giunti all’attenzione clinica di trentenni che comprano nella stessa giornata 13 paia di scarpe» spiega Emanuele Scafato, vicepresidente dell'Eufas, l'associazione europea che riunisce trenta società scientifiche che si occupano di addiction.

Barbara R. nell’ultimo mese ha speso ventimila euro di borse. La Kelly di Hermès, la D-Bag di Tod’s e la Miss Viv di Roget Vivier. Quelle indossate dalla mitica Grace, da Lady Diana e da Carla Bruni. «Mi sono rivolta a un’analista dopo l’arrivo dell’ultimo estratto conto, altrimenti mio marito avrebbe chiesto la separazione. La dottoressa mi ha prescritto citalopram, un antidepressivo. Dice che la mia consumopatia è secondaria a un disturbo dell’umore. Al momento dell’acquisto sentivo un’emozione esplosiva ma poi sono arrivati i sensi di colpa e la depressione».

Roberto T. ha vent’anni. Negli Stati Uniti ha scoperto che per studiare meglio si può assumere una sostanza che aumenta la concentrazione. È a base di metilfenidato, un analogo delle anfetamine, usato in medicina per trattare l’Adhd, sindrome da deficit dell’attenzione e iperattività. I ragazzi non hanno problemi di apprendimento ma il Ritalin gli viene somministrato per potenziare le loro capacità cognitive. «Superi gli esami con voti migliori» dice entusiasta. Roberto l’ha sperimentato in America e adesso che è in Italia lo compra sul web. «A qualsiasi età, dalle elementari in su, le mamme per le prestazioni scolastiche dei loro bambini hanno sempre ricercato integrazioni vitaminiche» ricorda Scafato. Il mercato degli integratori per bambini è fiorentissimo. Sentirsi inadeguati per sostenere situazioni che non siano routine sembra il problema centrale. Fabio C. ha 40 anni e non fa più l’amore se non ha assunto una compressa di sildenafil, Viagra. Gli è capitato di fare cilecca. Dopo gli accertamenti del caso l’andrologo ha detto che è sano. Il suo problema si chiama ansia da prestazione. «La paura di fallire provoca un rilascio degli ormoni dell’ansia, adrenalina e noradrenalina che bloccano la circolazione del sangue proprio quando questa dovrebbe essere al massimo» spiega Francesco Montorsi, ordinario di urologia all’Università Vita Salute San Raffaele. «La disfunzione erettile è una patologia di cui soffrono anche gli uomini tra i 20 e i 40 anni e se la causa è psicologica la sostanza aiuta a risolvere il problema producendo una vasodilatazione completa a livello del pene».
Secondo Emmanuele A. Jannini, andrologo e sessuologo all’Università dell’Aquila, dove ha fondato e coordina il primo Corso di Laurea in Sessuologia in Italia «l’errore di una visione meccanicistica e “idraulica” è di immaginare tutti i pazienti identici tra loro: prescrivo Viagra quando ho bisogno di un farmaco che unisca sicurezza con l’affidabilità dell’effetto sull’erezione; Cialis, per la sua lunga durata d’azione è l’ideale per chi prevede un weekend di passione».

Ma se anche con gli “aiutini” non riusciamo a soddisfare i nostri interlocutori che cosa succede? «Per placare l’ansia da prestazione si ricorre all’alcol, agli ansiolitici o alle droghe illegali» conclude Scafato.

È triste a dirsi, ma la dipendenza, per dirla con le parole di Jim Morrison, è la speranza di un uomo che di speranze non ne ha più.

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