Sesso in spiaggia senza essere sposati: in Dubai condannati due inglesi

La sentenza del tribunale arabo: tre mesi di carcere ed esplusione dal Paese per due inglesi. La difesa: "Erano solo baci"

Sesso in spiaggia senza essere sposati: 
in Dubai condannati due inglesi

Tre mesi di carcere ed una multa per aver fatto sesso in spiaggia di nascosto, senza essere sposati, e alzando un po’ il gomito. Dubai vuole attrarre turisti e uomini d’affari da tutto il mondo, ma i bacchettoni islamici non transigono. Lo scorso luglio una coppia di britannici era stata arrestata in «flagranza di reato», su una delle spiagge più belle della zona. Ieri i due poveretti sono stati condannati a tre mesi di galera. Il minimo della pena, ma pur sempre un’assurdità. Michelle Palmer, 36 anni, faceva la manager nel campo dell’editoria ed era andata a prendere all’aeroporto un possibile investitore, Vince Acors, 34 anni. I due si erano subito piaciuti e hanno cenato al Yalumba, un ristorante dove si consumano ostriche e champagne. Un po’ alticci si sono appartati sulla spiaggia di Jumeirah vicino all’albergo Burj al Arab. Dove hanno cominciato ad abbracciarsi e scambiarsi effusioni. Qualche rigoroso moralista ha avvisato una pattuglia della polizia. Lo zelante ufficiale dell’emirato, Ali Mohammed Yacoub, armato di una torcia, li ha sorpresi avvinghiati nella sabbia. Inevitabili le manette con l’accusa di aver fatto l’amore in pubblico e, reato ancora più grave, di non essere sposati. Per non parlare dell’alito alcolico dei malcapitati.

Per la povera coppia si è rivelato l’inizio di un incubo. Dopo interrogatori stringenti hanno firmato dei verbali in arabo di cui non avevano capito una riga e sono finiti dentro. Poi hanno ottenuto la libertà su cauzione, ma non hanno potuto parlare con nessuno, in particolare i giornalisti, e tantomeno lasciare il Paese. Per dare l’esempio ai due milioni di britannici che visitano Dubai ogni anno, Michelle e Vince sono finite nel tritacarne delle leggi islamiche. Non è servito a nulla che giurassero di non aver fatto sesso, ma di essersi scambiati solo dei baci. La prova del Dna, secondo la difesa, ha dimostrato che non c’è stato rapporto completo. Gli imputati hanno anche ammesso di avere bevuto senza la speciale licenza che viene concessa agli stranieri. Non è servito a molto. La pena, tre mesi, è stata inflitta per atti osceni in luogo pubblico e fuori dal matrimonio. Oltre ad una multa di 1000 dirham, circa 250 euro, per l’alcol che avevano in corpo. Dopo l’esecuzione della condanna saranno espulsi.
La difesa ha annunciato ricorso, ma pure l’accusa vuole procedere perché «la punizione è troppo bassa». Michelle, la giovane condannata, è in preda alla depressione e non si è presentata in aula come il suo amante. La storia della coppia è solo la punta dell’iceberg nei Paesi arabi come gli Emirati. Di recente uno svizzero è stato arrestato perché aveva sulla giacca tre semi di papavero dopo aver mangiato un pezzo di pane prima di imbarcarsi all’aeroporto di Heatrow.

Altri ignari visitatori sono finiti in manette per degli antidolorifici normalmente usati in tutto il mondo, ma severamente proibiti nei Paesi del Golfo. Un altro britannico è finito in galera per 0,003 grammi di cannabis trovati su una scarpa. L’equivalente di un granello di zucchero.

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