Maria Vittoria Cascino
Il bilancio di previsione di Sestri Levante, unico in tutto il Tigullio non rispetta il patto di stabilità, e per correre ai ripari il Comune «vende» i gioielli di famiglia. Che significa dare in gestione la farmacia comunale. Che pure è in utile, ma resta un costo. E dello sforo di 709mila euro bisogna rientrare entro lanno, sennò niente più mutui e conseguente paralisi dellamministrazione. Lopposizione non ci sta, soprattutto quando viene fuori che la beneficiaria dellaffidamento sarebbe Stella Polare, la società pubblico-privata creata ad hoc per gestire la nuova casa di riposo sestrese. «Riteniamo impossibile che loperazione avvenga in tempi utili - incalza Francesco Prete di Città Partecipata -. Per lattribuzione è necessario un bando di concorso, visto che la farmacia è un bene pubblico e non può essere alienato con tanta disinvoltura».
Graziano Stagni, capogruppo di Fi, si domanda «perché dare a Stella Polare una farmacia che produce rilevanti utili: i proventi nel 2005 ammontano a 1.175.000 euro». Meglio sarebbe allora optare per «una società di capitale tra il Comune e i farmacisti». Stagni insiste: «Lalienazione deve comunque passare attraverso una gara dappalto per rispettare limparzialità e realizzare il maggior profitto».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.