Sestri Levante al voto per il suo porto

Sestri Levante domenica al voto per il referendum consultivo sulla riqualificazione del suo porto. Cinquant'anni di ipotesi e progetti, scontri e polemiche che non si placano alla vigilia della consultazione che chiede ai cittadini nati prima del 17 giugno '91 e agli stranieri residenti se sono favorevoli al «progetto preliminare di porto turistico-peschereccio di Sestri Levante approvato con delibera della Giunta e richiamato dalla deliberazione di Consiglio Comunale, da realizzarsi e gestirsi tramite una società pubblica». Domenica dalle 7 alle 22 e spoglio a chiusura seggi. «Non si tratta di dare un voto politico o di decidere se fare o meno il porticciolo (che c'è già da molti anni) - insiste il sindaco Andrea Lavarello - ma di esprimere un giudizio su questo progetto di riqualificazione». Che prevede: messa in sicurezza delle imbarcazioni con una diga sottoflutto in massi che separerà la balneazione dalla portualità, recuperando mare in cui nuotare; ricollocazione delle barche attraverso un sistema di banchine leggere su palafitta o galleggianti riducendo l'attuale specchio acqueo occupato dalle barche (dal 72.000 mquadri a 45.000); creazione di un percorso pedonale a sbalzo sulla scogliera, di fianco alla strada, che consentirà di muoversi a piedi nel porticciolo percorrendo le banchine; riorganizzazione dei locali esistenti in area demaniale, senza aumenti volumetrici; recupero del pontile ex FIT e riqualificazione della piazza del porticciolo.

Quattrocentodiciassette posti barca di cui 36 per pesca sportiva, 14 per i pescherecci e 367 da diporto per un investimento complessivo di 15 milioni di euro. Realizzazione e gestione saranno a cura d'una società pubblica, costituita dal Comune, che vede dentro Filse e Sviluppo Genova.

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