Sette giorni a tutta birra tra bionde e... acide

Sette giorni a tutta birra tra bionde e... acide

Conclusa la settimana del prêt-à-porter e della haute couture, Milano cambia registro: Wasser, Malz, Hopfen e Hefe (ovvero acqua, malto, luppolo e lievito). Dai francesismi della moda, che si chiude ufficialmente oggi, si passa in fretta e furia a un dominio in cui la parte dei padroni - almeno nell'immaginario collettivo - la fanno i tedeschi.

La «Milano Beer Week» sarà una settimana dedicata alle birre d'autore straniere, ma soprattutto italiane, e si aprirà proprio oggi alle 19 in diversi locali milanesi. Il programma, che prosegue fino a domenica, propone eventi e degustazioni per tutti i gusti: dalle cene creative che abbineranno menu ricercati alle migliori birre di produzione artigianale, a eventi artistici «bevo e disegno» in cui verranno prodotti pezzi unici dal tema legato alla più antica e diffusa bevanda alcolica. Non mancheranno inoltre incontri con i produttori, corsi base sulla birra, presentazione di libri e guide a tema, piccoli seminari e visite a birrifici storici.

La «Milano Beer Week» (hashtag #milanobeerweek, oppure MBW per fare il verso a una nota marca tedesca di automobili) nasce quest'anno sulla scia di altre kermesse internazionali e ha obiettivi molteplici: valorizzare le produzioni di qualità, diffondere una cultura della birra oltre i luoghi comuni, promuoverne un consumo intelligente e premiare i locali che valorizzano le piccole produzioni. L'evento è stato ideato e organizzato dal giornalista di enogastronomia Maurizio Maestrelli, collaboratore di Gambero Rosso e Mondo della birra .

«Milano Beer Week - spiega Maestrelli - vuol celebrare quella che forse è la bevanda alcolica più diffusa al mondo proponendo eventi per tutti: da chi vuole semplicemente bere in compagnia, a chi ha intenzione di approfondire alcuni aspetti specifici». Nonostante la settimana dedicata alla birra sia un evento «easy going» rispetto a quelli più glamour legati al vino, l'idea degli organizzatori non è comunque quella di riproporre a Milano un mini Oktoberfest. «Bere per bere non è il nostro messaggio. Vogliamo promuovere un consumo intelligente: chi cerca la classica birra chiara con la schiuma potrà trovarla, ma avrà anche la possibilità di provare birre differenti, più acide, passate in legno, dai profumi particolari e gusti unici».

I locali coinvolti saranno 12, spalmati in diverse zone. Non mancano realtà «storiche» come il «Birrificio Lambrate» di via Adelchi (il primo a Milano, aperto nel 1996) e il «Mulligans Irish Pub» di via Govone (unico sopravvissuto al passare della moda del pub irlandese degli anni '90).

Ma la kermsse sarà anche un momento di affermazione per nuove realtà - come il «Baladin Milano» di via Solferino e il «Lambiczoon» di via Friuli - che negli ultimi anni hanno reso frizzante un ambiente birraiolo milanese altrimenti «spillato alla tedesca». Ulteriori info: milanobeerwek.it.

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