Politica

Sfida in canoa le onde del lago: annega con i due figlioletti

Tragedia a Bolsena per una famiglia di turisti tedeschi in vacanza. Acque agitate, onde di due metri, vento forte: il piccolo battello si rovescia: morto l'uomo, Lena Marie di 4 anni e il fratello Nekla Johannes di 7

Sfida in canoa le onde del lago: annega con i due figlioletti

da Roma
Una vacanza in Italia, per vivere nel migliore dei modi il Paese. Una famiglia di tedeschi aveva scelto un agriturismo lungo la Cassia per spendere qualche giorno di ferie al lago di Bolsena, dove era già stata lo scorso scorso. I cinque volevano stare a contatto con la natura. Ma proprio la natura ieri si è rivelata fatale. Mattias Kehrer, 37 anni, la figlia di quattro anni Lena Marie, il fratello di sette Neklas Johannes, sono annegati nel lago. Sopravvissuti alla tragedia, invece, la madre Simone e un altro figlio di pochi mesi.
I cinque, che risiedevano a Karlsruhe, la terza città più grande del Land tedesco di Baden-Württemberg, si trovavano da una settimana nell’agriturismo. Verso le 11.30 il padre ha deciso di portare i due figli maggiori a fare un’escursione in canoa, affittata poco prima. La moglie Simone e il piccolo sono rimasti ad attenderli in camera.
Le acque del lago erano agitate, con onde di quasi due metri. «Forse l’uomo si è lasciato ingannare dalla relativa tranquillità della riva - spiegano i carabinieri di Montefiascone -, senza rendersi conto che più in là tirava una fortissima tramontana». Secondo il colonnello Paolo Occhipinti, comandante provinciale della guardia di finanza di Viterbo, che ha coordinato le operazioni di ricerca, la piccola canoa potrebbe essere stata rovesciata proprio dal vento. Gli occupanti sarebbero finiti nelle acque gelide e sarebbero morti per ipotermia.
La proprietaria di un bar ha raccontato più tardi che a dare l’allarme è stata Simone, preoccupata perché non vedeva tornare i familiari. Verso le 12.30 ha telefonato ai carabinieri, poi si è recata in caserma. Ma era già troppo tardi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Viterbo, i carabinieri di Montefiascone, tre elicotteri, le motovedette della guardia di finanza e delle squadre di sommozzatori. Alcune centinaia di persone sono rimaste in silenzio sul lungolago per assistere alle operazioni di ricerca. Ma le condizioni proibitive delle acque hanno permesso solamente alle 17.30 di recuperare il corpo della bimba di quattro anni. Il cadavere del fratello, invece, è stato ritrovato un’ora più tardi, a circa un chilometro a nord dell’isola Martana. Entrambi i bimbi indossavano braccioli e salvagente, che però non sono bastati a strapparli alla morte. Più tardi è stata recuperata anche la canoa, che è stata esaminata dalla guardia di finanza. Proprio alle fiamme gialle è toccato il compito di contattare l’ambasciata tedesca per avvisare i parenti della famiglia della tragedia. Fino a quando c’è stata abbastanza luce sono proseguite anche le ricerche del terzo corpo. Ma senza successo.

In serata, invece, decine di persone hanno raggiunto il cimitero del paese, dove sono stati trasportati i due piccoli, per deporre mazzi di fiori.

Commenti