Sfida a distanza tra due virtuosi del piano

Pietro Acquafredda

Due fuoriclasse della tastiera affrontano il pubblico romano: il canadese Louis Lortie, domani all’Aula magna della Sapienza in compagnia di solisti «Friends», e Paolo Restani nella Sala Sinopoli dell’Auditorium, domenica, con l’Orchestra di Roma e del Lazio; interpreti che possono ambedue vantare una carriera folgorante, alla quale sono pervenuti per strade differenti.
Lortie, che in Italia viene spesso ma è ospite piuttosto abituale di una sofisticata rassegna in quel di Monfalcone, vanta due gloriose vittorie a concorsi internazionali, il nostro Busoni di Bolzano, venticinquenne nel 1984, e prima un premio a Leeds, vittorie che da sole vogliono già dire la consacrazione di un pianista, come il tempo ha poi dimostrato. Lortie, a Roma, è in compagnia di un gruppo di solisti, suoi «amici» musicali: un quartetto d’archi, con il quale eseguire un programma assai vario per organico, dove naturalmente egli si è ritagliato anche uno spazio «solistico» lisztiano. Il programma, rivolto ad un pubblico curioso ed attento come quello dell’Istituzione universitaria, comprende musiche di Wolf, Liszt e Schönberg.
Paolo Restani, che non ha mai partecipato ad un concorso, e tuttavia da molti anni sulla breccia con programmi sempre impegnativi, noi lo ascoltammo al suo debutto, appena sedicenne, all’inizio degli anni Ottanta. Lo aveva invitato Francesco Siciliani, dietro segnalazione del suo illustre maestro Vincenzo Vitale. Per la stagione da camera dell’Accademia di Santa Cecilia, quel ragazzo, soprannominato subito «bambola meccanica» per il suo aspetto piacevole, capelli chiari, riccioluti e dita d’acciaio, suonò un repertorio caro al suo maestro e a quasi tutti i di lui allievi, nel quale figurava ovviamente Liszt.
Dopo quell’esordio, Restani ha proseguito la sua formazione, approfondendo anche la composizione e presentandosi di volta in volta con programmi «sfida», dove la prestanza tecnica, inizialmente in netta prevalenza, si è accompagnata ad una sempre maggiore interiorità. Sotto la direzione di Andreas Weiser, suona Malédiction per pianoforte ed orchestra d’archi, di Liszt e il concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Camille Saint-Saëns. A conclusione, la sinfonia n. 2 di Franz Schubert.
Aula magna dell’università La Sapienza. Oggi alle ore 17.30. Louis Lortie & Friends.

Biglietti: 15 euro (ridotti 13 euro) Informazioni: 06-3610051.
Auditorium, sala Sinopoli. Domenica 26 febbraio, ore 18. Orchestra di Roma e del Lazio. Paolo Restani pianoforte, Andreas Weiser direttore. Info: 06-80241278.

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