«Una sfida esaltante, da Monte Mario al Campidoglio»

Rita Smordoni

Dal municipio all’aula di Giulio Cesare. Marco Visconti, presidente del XIX municipio, sarà candidato nelle liste di An alle comunali. «Punto al Campidoglio - spiega il minisindaco, romano, 39 anni - ma non dimentico il territorio che ho amministrato e porto con me il bagaglio di esperienze accumulato in 5 anni di governo. Con le istanze dei cittadini del XIX, spesso penalizzati da un’amministrazione centralistica».
Si riferisce al mancato decentramento?
«Certamente. L’elezione diretta del presidente ha dato ai cittadini grandi aspettative, che sono state però vanificate dal mancato decentramento delle competenze, rimaste saldamente in mano ai dipartimenti del Comune. Sono mancati fondi e personale per i nostri uffici tecnici. Basti pensare che per un territorio come il XIX, grande come una provincia italiana, abbiamo avuto a disposizione solo 4 tecnici per la manutenzione delle strade».
Può fare un bilancio di fine mandato?
«Tra le realizzazioni, lo spostamento della sede del XIX municipio, ormai fatiscente e ai limiti dell’agibilità, da via Battistini al Santa Maria della Pietà. Dopo estenuanti trattative con il Comune, grazie alla collaborazione del sottosegretario alla Salute Cesare Cursi e all’apporto dell’ex governatore Francesco Storace, abbiamo firmato un protocollo d’intesa che identifica in 4 padiglioni del comprensorio la nuova sede del municipio. Il primo padiglione ha già accolto l’ufficio tecnico e fra poco anche gli altri uffici potranno spostarsi».
Più volte lei ha lamentato, nella manutenzione stradale, l’esiguità dei fondi a disposizione. Può fare degli esempi?
«Nonostante le difficoltà, siamo riusciti a far partire i lavori in ogni punto del territorio, dalla Balduina a Monte Mario, da Torrevecchia a Lucchina, fino a Tragliatella e Selva Candida. Siamo intervenuti nel settore delle fognature, costruendo marciapiedi, rattoppando centinaia di buche ed effettuando asfaltature in profondità. Abbiamo abbattuto molte barriere architettoniche in via delle Medaglie d’Oro e a Monte Mario».
Quali strategie ha adottato nel settore dei servizi sociali?
«Appena insediato, ho costituito la consulta H, alla quale partecipano associazioni, comitati e parenti delle persone in stato di disagio. Ha lo scopo di di coordinare i progetti del municipio e fornire suggerimenti alla giunta per la soluzione dei problemi. Grande successo ha riscosso l’iniziativa “Progetto 10-17 anni”, che prevede l’integrazione e la socializzazione tra ragazzi disabili e normodotati.

Ho risolto, inoltre, 300 casi pendenti relativi all’inadeguatezza genitoriale».
E per gli anziani?
«Ho messo in campo un progetto globale, a partire dall’assistenza domiciliare. I centri anziani, a cui sono stati offerte molte innovazioni e ogni supporto medico, sono aumentati da 7 a 9».

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