Rush finale per conquistare gli indecisi. E per marcare labisso che separa Letizia Moratti dal candidato del centrosinistra. Eventi in cento piazze per la festa della mamma, la merenda con i nonni, il gran finale in discoteca per convincere mille diciottenni che votano per la prima volta a scegliere il sindaco del centrodestra. «Nelle ultime due settimane ci dedichiamo alla famiglia, quella che risponde ai valori della nostra tradizione - puntualizza il coordinatore regionale del Pdl Mario Mantovani -, non quella che intende Giuliano Pisapia». Che è sponsorizzato da Nichi Vendola e ha già assicurato tra i primi obiettivi in caso di elezione il registro delle coppie di fatto. Il Pdl accelera la campagna elettorale in vista del 15 e 16 maggio, e le iniziative «sono lennesima prova che siamo un partito pesante e impegnato sul territorio», una stoccata ai leghisti che nelle ultime settimane non hanno risparmiato critiche agli alleati. «Primum vincere» risponde però Mantovani al Carroccio che prenota in anticipo il posto da vicesindaco e alza la posta sugli assessorati: «Se la Lega aumenta i voti è un beneficio per tutta la coalizione, di certo il Pdl non scende. E si vince al primo turno».
Dalla cena in rosa alla kermesse con Berlusconi al Palasharp. Il «palinsesto» del Pdl inizia martedì con mille donne («lontane dalla politica») a cena con il sindaco allhotel Marriott di via Washington, durante la serata ci sarà un collegamento con il presidente del Consiglio. «Abbiamo dovuto cambiare tre volte la sala perché la partecipazione è stata più alta del previsto, e questo dimostra che Berlusconi non ha nessun problema con le donne» puntualizza il sottosegretario Daniela Santanchè che ha organizzato levento. E sabato prossimo alle 15 il Cavaliere, che è anche capolista del Pdl a Milano, tornerà a lanciare il sindaco con il comizio al Palasharp. Lo stesso palco su cui Roberto Saviano, Umberto Eco e il popolo di sinistra a gennaio gli avevano chiesto le dimissioni. Ma «lì dove la sinistra si è riunita per lanciare livore noi ci ritroviamo per lanciare affetto» assicura Mantovani. E «dobbiamo essere in tanti - aggiunge Maurizio Bernardo, responsabile con Paola Frassinetti della campagna milanese del Pdl -, che Berlusconi abbia dato ancora una volta la disponibilità a fare il capolista dimostra la voglia di lanciare un segnale di attenzione alla città che è capitale economica del Paese». La stoccata ancora una volta è alla Lega, che ha contestato il comizio anti-pm al teatro Nuovo due settimane fa. Domenica 8 maggio ai 360 candidati nelle zone è affidato il compito di organizzare eventi in cento piazze per la festa della mamma, con palloncini di auguri a tutti i bimbi. La Moratti sarà presente a diverse iniziative, tra centro e periferia. Nel pomeriggio radunerà invece mille nonni per una merenda e per raccontare i progetti per gli over 65 in città, lindirizzo potrebbe essere la Fabbrica del Vapore. Giovedì 12, alle ore 18, il Pdl chiude la campagna con i ministri del governo Berlusconi sul palco con la Moratti in piazza San Carlo per ricordare che «nonostante la crisi nel Paese e internazionale, Milano ha retto e non ha alzato o introdotto nuove tasse e non ha tagliato cultura e sicurezza, ha votato il Pgt» fa presente Mantovani. Sono attesi (tra gli altri) Mariastella Gelmini, Paolo Romani, Michela Vittoria Brambilla, Ignazio La Russa, Giulio Tremonti, ma anche i deputati Ue Carlo Fidanza, Lara Comi, Licia Ronzulli.
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