Una sfida «laica» per Grillini

Cresce ancora la rosa dei candidati per il Campidoglio. L’ultimo in ordine di annuncio, Franco Grillini del Partito Socialista. Dopo svariati giorni di tentennamenti e trattative interne, il presidente onorario dell’Arcigay ufficializza così la sua decisione, presentando anche la sua strategia. «Faremo una campagna incentrata su tre “T“: Talento, Tecnologia e Tolleranza». Il nuovo sfidante presenterà tre liste: «una socialista, una laica e un’altra a sorpresa», spiega Grillini, sottolineando che la sua campagna avrà la laicità al centro poiché «è una parola che rappresenta il deficit culturale di questa città». Il neo candidato, ai cronisti riuniti in una conferenza stampa, svela anche il perchè della scelta di non sostenere Rutelli, e correre da soli. «Questo candidato è stato paracadutato, non dico rottamato, ma non è una novità, è il vecchio che torna», accusa Grillini. Una decisione, quella di correre soli, che trova compatti e soddisfatti anche i leader nazionali del partito: da Enrico Boselli, a Gavino Angius e Vittorio Craxi. «Condividiamo questa scelta coraggiosa e impegnativa perché Roma ne ha bisogno. Ci occuperemo di tanti temi, ma oggi c’è una necessità: dare una risposta laica a Roma». Per Grillini sono già pronti simbolo e manifesti. E c’è anche una novità: un numero di cellulare, 3317076401, a cui poter inviare sms di segnalazioni e idee al candidato. Se da una parte uno annuncia la sua candidatura, da un’altra qualcuno prende tempo. Ci vorrà ancora qualche giorno, infatti, per verificare se Udc e Rosa bianca, accorpate a livello nazionale, correranno con un unico candidato per il Campidoglio, Luciano Ciocchetti, uomo Udc. O se invece alla fine ci sarà pure Mario Baccini, per la Rb. Già da diversi giorni i vertici dei due partiti si stanno confrontando, a volte anche con qualche scontro, per arrivare ad un’intesa. «Ci stiamo lavorando. Domenica decideremo cosa fare», annuncia Baccini. Il vicepresidente del Senato spiega che il lavoro che si sta facendo a livello locale è «la conseguenza di quello che si sta conducendo a livello nazionale». Il programma Udc-Rb, presentato ieri durante una convention dei due partiti, «testimonia una grande attività per offrire agli italiani un grande progetto politico che superi il bipolarismo». «Sarà - spiega Baccini - la campagna elettorale nazionale in una Unione di centro. Questa iniziativa la vogliamo offrire ovviamente a tutti gli italiani. E ai romani cerchiamo di offrire la stessa opportunità».

Sulla sfida del Campidoglio dice la sua anche il leader Udc, Pier Ferdinando Casini: «Dove le intese si possono stringere, si farà anche a livello locale. Dove, invece, ci sono situazioni che presentano delle difficoltà, non le faremo». Ed in questo ultimo caso, precisa Casini, vorrà dire che «si marcerà divisi per colpire uniti».

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