Sfida di Palazzo Marino: tutte le regole per votare

Domenica 28 e lunedì 29 un milione di milanesi alle urne per il sindaco. Ecco una guida per non sbagliare

Chiara Campo

Tutti alle urne, il 28 e 29 maggio, per decidere chi sarà il sindaco per i prossimi cinque anni. Non proprio tutti, ma quasi un milione di milanesi: 8mila in più rispetto alle politiche di aprile.
Tanti sono infatti i giovani che hanno compiuto o compiranno diciotto anni tra il 10 aprile e il 28 maggio o le persone che si sono trasferite a Milano dopo l’ultimo appuntamento elettorale. A tutti loro il Comune ha inviato a casa nelle ultime settimane le nuove tessere elettorali, mentre sono circa 12mila le etichette che ha dovuto spedire a quei cittadini che da aprile hanno cambiato indirizzo e dovranno quindi votare in sezioni diverse rispetto a prima. E anche se è passato poco più di un mese dall’ultima chiamata alle urne, all’Ufficio elettorale di via Messina si attendono il solito assalto da parte di chi scoprirà all’ultimo minuto di aver smarrito la tessera elettorale o la carta d’identità. Per fornire i duplicati, l’Anagrafe di via Larga per tutta la settimana sarà aperta con orario continuato dalle 8.30 alle 19, ma l’assessore ai Servizi civici Giancarlo Martella ricorda che «ci si può rivolgere anche alle sedi dell’Anagrafe decentrate», e invita i cittadini che avessero smarrito la tessera elettorale, indispensabile per votare, «a non aspettare l’ultimo minuto per richiedere i duplicati, in modo da evitare lunghe code».
Palazzo Marino metterà a disposizione anche un servizio di trasporto gratuito per gli anziani e i disabili che hanno difficoltà a raggiungere i seggi in modo autonomo, e ci si può prenotare fin da ora chiamando il numeri 02.88465290-88465292-88465294 (dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 16).
Sono dieci gli aspiranti sindaci «in pista» e 34 le liste collegate: sarà una scheda «lenzuolo». La sfida principale ovviamente si gioca tra i candidati sostenuti dalla Cdl e dall’Unione: Letizia Moratti può contare sul sostegno di 13 liste collegate (Lista Giovani per Milano, Partito socialista-Nuovo Psi, Lista Letizia Moratti per Milano, Fiamma Tricolore, Alleanza Nazionale, Democrazia Cristiana per le autonomie, Pensioni e Lavoro, Azione sociale con Alessandra Mussolini, Forza Italia, Pensionati e invalidi, Casini-Udc, Lega Nord-Padania, Sos Italia-Scelli-Ambientalisti), Bruno Ferrante su 11 (Rifondazione Comunista, Lista Ferrante, Pensionati, Laici socialisti liberali radicali, Udeur Popolare, Verdi-Pace, Codacons-Lista consumatori, Italia dei valori, Comunisti italiani per la sinistra, l’Ulivo e Uniti con Dario Fo per Milano). Ma in corsa per la poltrona di Palazzo Marino ci sono anche Ambrogio Crespi, sostenuto da No Ici e I socialisti liberaldemocratici; Gabriele Pagliuzzi da Europa Federale e Destra Liberale; Valerio Colombo dal Partito Umanista. Giorgio Maria Carlo Ballabio si presenta con La tua Milano; Cesare Fracca con Vivere Milano. Sante Gaiardoni detto Gagliardone si candida col supporto della Lista Sante Gaiardoni, Alberto Beniamino Saibene con Questa è una città e Pietro Vangeli con Lista comunista.
Se nessuno dei candidati supererà il 50 per cento più uno dei voti validi, i due che avranno ottenuto il maggior numero di consensi si scontreranno al ballottaggio l’11 e 12 giugno. A differenza delle politiche, alle amministrative oltre a scegliere il sindaco si può esprimere anche la preferenza per un candidato consigliere. È ammesso pure il voto disgiunto: si può cioè barrare il simbolo di un partito e scrivere il nome di un candidato di quella lista anche se appartengono a una coalizione diversa dal candidato sindaco che si è prescelto.

Per l’affluenza conterà anche la situazione meteo, ma poiché si vota anche lunedì, anche i weekendisti che trascorreranno la domenica al mare o in montagna avranno tutto il tempo per recarsi alle urne. Nel 2001 ci andò l’82 per cento dei milanesi aventi diritto al voto, nel ’97 invece il 71,9 per cento.

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