La sfida di San Valentino

RomaTutto cominciò nel 2006 con Notte prima degli esami, quando San Valentino, «festa degli innamorati», parve l’occasione ideale per lanciare il piccolo film di Fausto Brizzi. In poche settimane l’amabile commedia liceale incassò oltre 12 milioni di euro, facendo la fortuna della coppia Brizzi-Martani e posizionando il 14 febbraio nel cuore di ogni produttore italiano. Nel 2007 Notte prima degli esami. Oggi compì il bis; mentre nel 2008 fu Parlami d’amore di Silvio Muccino a imporsi.
Era inevitabile, visto il particolare appeal acquisito dalla ricorrenza, che nel 2009 il gioco si facesse duro, anzi durissimo. Un’autentica sfida di San Valentino, ovviamente non a colpi di mitra, e vai a sapere chi avrà la meglio: se il corale e transgenerazionale Ex di Brizzi, che esce venerdì 6 febbraio in 400 copie, o l’iper-romantico e musicale Questo piccolo grande amore di Riccardo Donna, che esce mercoledì 11 in 600. Certo, Raicinema contro Medusa, ma questo è un dettaglio; soprattutto due film impegnati a contendersi, sul filo del sentimento amoroso, il pubblico tra i 15 e i 40 anni, senza esclusione di colpi, attraverso campagne di marketing fantasiose, mirate, a tappeto, naturalmente costose. Le cifre? Un milione e mezzo di euro per reclamizzare Questo piccolo grande amore, già ribattezzato in gergo «QPGA», in ossequio alla moda adolescenziale dell’acronimo; due milioni di euro per Ex, e guai a chiamarlo «E-X», separando le due lettere, come pure è successo a una spettatrice di fronte al manifesto.
Un esperto del ramo, il press-agent Enrico Lucherini, ancora non si capacita. «Tutto merito di Notte prima degli esami. Prima nessuno puntava sul 14 febbraio. Non ho niente con i Baci Perugina, i fidanzatini di Peynet, le cene al lume di candela, ma per noi uffici stampa San Valentino era un giorno come un altro. Adesso c’è da impazzire. Un delirio». Lucherini è parte in causa, occupandosi di Questo piccolo grande amore. «Spero nella fiammata dei ragazzi, lo vedo come una specie di Across the Universe, con Baglioni al posto dei Beatles. Ma sono curioso di vedere anche Ex. Me ne dicono un gran bene. Sarà un bel duello, a colpi di gran soldi».
«Siamo noi il film di San Valentino», rivendica su Ciak Giannandrea Pecorelli, produttore, con Matteo Levi e Medusa, di Questo piccolo grande amore. Il caso vuole che sia stato proprio lui a lanciare Brizzi ai tempi di Notte prima degli esami, quando nessuno sembrava dar fiducia all’operazione-nostalgia. Duello quasi in famiglia, dunque. Anche se le due campagne di lancio, simili nell’utilizzare le nuove forme di comunicazione legate a Internet, necessariamente dovranno differenziarsi: per target, fasce d’età, riferimenti musicali. Largo quindi, per Questo piccolo grande amore, alle copertine su Cioè e Ragazza moderna, a trasmissioni come Amici, Scalo 76, Tatami, ai cinque back-stage su All Music Tv, ai concorsi «Portala al cinema» per sms e mail. Il successivo sfruttamento multimediale, con tour, disco rimasterizzato e libro, porterà invece la firma dello stesso Baglioni, che firma anche la sceneggiatura del film.
Naturalmente, la sfida molto si giocherà sul versante dei contenitori tv. Se il cast di Ex va in gruppo da Matrix, provocando un dispiacere a Bruno Vespa (il film in fondo è targato Raicinema), i due ventenni di Questo piccolo grande amore troveranno accoglienza nei salotti di Ventura, Baudo, Marzullo.

E intanto, chi vuole, potrà divertirsi a rintracciare sul web, tramite Facebook, gli ex fidanzati di cui si sono perse le tracce. Per non dire del concorso «Centobaci», curato personalmente da Brizzi: i migliori baci arrivati per video o fotografia sono stati montati dal regista sui titoli di coda del film. Per quelli scartati c’è sempre il dvd.

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