Sfidava Chechi: le sue medaglie valgono 27 euro

Marco Degl’Innocenti

da Monaco di Baviera

È stato uno dei grandi avversari del nostro Yuri Chechi. Ha vinto l'oro negli anelli alle olimpiadi del 1996. Quattro anni prima ancora un argento e due bronzi. Il tedesco Andreas Wecker, 36 anni, è stato un grande ginnasta, uno dei più acclamati idoli sportivi del suo Paese. Dieci anni dopo il trionfo nel Dome di Atlanta, il nome di Wecker è riemerso dal buco nero che sembrava averlo inghiottito ed è tornato a far titolo sui giornali popolari grazie ad una notizia curiosa quanto triste. Per sopravvivere è arrivato al punto di mettere all'asta su e-Bay le sue medaglie olimpiche. Ma ne ha ricavato appena 26,37 euro. Appena quattro offerte via Internet! Wecker è praticamente senza un soldo, ma è felice lo stesso. E spiega il perché della sua felicità: «Non ho venduto le medaglie per denaro, bensì perché me lo ha ordinato Dio, dicendomi che dovevo separarmi di tutta la zavorra del mio passato». In un modesto appartamentino in affitto in un sobborgo di Berlino l'ex ginnasta ha raccontato ai cronisti una storia come tante altre: il fallimento nella vita privata di ex campioni. Ma che per lui non è storia di fallimenti e tristezze. Almeno non più. Dopo la medaglia d'oro di Atlanta aveva cercato i soldi facili ed immediati: una serie di investimenti sbagliati lo aveva in breve rovinato finanziariamente. Vano il tentativo di riprendere l'attività agonistica in seguito al ritiro del 1997, un pietoso fiasco gli show quasi da clown con i quali aveva sperato di risollevare il conto in banca. Persino la bella casa dove abitava, a Berlino, era stata messa all'asta dall'ufficiale giudiziario. Il divorzio dalla prima moglie, Marion, l'allontanamento dalla figlioletta Nathalie, avevano contribuito a gettare l'ex campione nella disperazione: «Volevo farla finita, ma mentre in autostrada stavo per schiantarmi volutamente contro il pilone di un cavalcavia, nella testa mi è come esplosa una richiesta di estremo aiuto: Dio mio, se ci sei vieni da me!, ho gridato». Il giorno dopo, racconta, per caso venne a conoscere l'esistenza della Libera Chiesa Evangelica, la stessa alla quale appartiene il presidente Usa, George Bush ed in breve ne divenne missionario: «Ora sono un uomo nuovo. Mi sono separato di tutto quanto apparteneva al mio passato. Prima vivevo nel peccato, oggi sono felice. Ascolto la voce di Dio, che mi parla 24 ore al giorno». La sua esistenza è interamente votata alla predicazione ed al proselitismo per la sua chiesa: «Nei giorni scorsi ho appena convinto ad aderirvi un gruppo di studenti, che hanno ricevuto a loro volta una nuova voglia di vivere».
Wecker ha una nuova moglie, Anja, dalla quale ha avuto un'altra bambina, Marie Sophie. I soldi sono sempre pochissimi e spesso non gli riesce di pagare l'affitto. In quei casi la sua chiesa lo aiuta. O ci pensa quella che lui chiama provvidenza divina.

I tedeschi sono restati certamente impressionati nel leggere la storia del loro ex idolo. Meno la prima moglie: «Provo solo dispiacere per lui. Peccato che non abbia saputo far di meglio della sua vita», è stato il gelido commento della donna.

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