Le sfide vinte dai vaccini

Le vaccinazioni sono uno strumento insostituibile di prevenzione per la tutela della salute pubblica. É la pratica più importante mai introdotta nella storia della medicina. Insieme all'igiene e all'uso di antibiotici, i vaccini hanno eliminato gran parte delle malattie infettive che hanno da sempre afflitto l'umanità. Secondo il Global Action Plan, pubblicato dalla library dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel decennio 2011-2020 i vaccini eviteranno nel mondo 25 milioni di decessi, 2,5 milioni di vite all'anno. L'assenza di vaccini causerebbe in Italia 17.800 decessi all'anno. Difterite, tetano, vaiolo, poliomielite, pertosse, morbillo, rosolia, varicella, epatite B, emofilo influenzale, sono le vittorie ottenute dai vaccini. Un tempo erano la causa principale della mortalità infantile. Solo due bambini nati su cinque raggiungevano l'età di venti anni, gli altri soccombevano. Nei paesi in via di sviluppo la mortalità infantile è ancora un grande problema: ogni anno oltre 10 milioni di bambini muoiono ancora a causa di malattie che potrebbero essere prevenute usando i vaccini disponibili oggi. Solo il vaiolo, autentico flagello, prima della disponibilità del vaccino, uccideva ogni anno nel mondo cinque milioni di persone. Oggi questa malattia è stata debellata.
La Società italiana di igiene salute pubblica (Siti) è preoccupata perché molti disconoscono ancora oggi l'efficacia delle vaccinazioni. «Una riduzione della copertura vaccinale potrebbe determinare seri problemi di sanità pubblica nel caso di stagioni caratterizzate da mutazioni virali rilevanti», ricorda Giovanni Rezza, responsabile del dipartimento di malattie infettive parassitarie ed immunomediate dell'Istituto Superiore di Sanità. Per questo – sottolinea Rezza – è necessario incentivare la vaccinazione in Italia con adeguate politiche vaccinali.
A Roma è stata presentata, in occasione della Settimana europea della vaccinazione, una iniziativa che intende far conoscere l'importanza dei vaccini e l'incidenza delle malattie evitabili. Il nuovo portale www.vaccinarsi.org è curato dalla Società Italiana di Igiene che ne garantisce i contenuti scientifici. Le vaccinazioni sono state definite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità «la più importante scoperta medica mai effettuata dall'uomo». «Entro la fine di questo decennio – afferma Paolo Bonanni, professore di igiene all'università di Firenze - è prevista l'eradicazione di un secondo flagello, la poliomielite, che tante morti e invalidità permanenti ha provocato (centinaia di migliaia di paralisi ogni anno nel mondo) prima della disponibilità del vaccino. Stiamo cercando di eliminare anche la rosolia congenita (una vergogna per un paese civile) e il morbillo, che in 1 caso su mille provoca encefalite e in 1 caso su 10mila la morte. Vogliamo anche combattere il cancro del collo dell'utero grazie alla vaccinazione contro l'HPV offerta a tutte le adolescenti e dobbiamo proteggere i nostri bambini nei confronti delle meningiti e setticemie da meningococco e da pneumococco, per le quali abbiamo a disposizione vaccini efficaci e sicuri». Le vaccinazioni consentono inoltre risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale, soprattutto in termini di mancate ospedalizzazioni. «Un euro per le vaccinazioni può equivalere a 24 euro per curare chi si ammala – sottolinea Renato Soncini, presidente del Gruppo vaccini di Farmindustria, precisando che occorre migliorare le coperture, che in Italia non sono ancora in linea con quelle dei principali Paesi europei.

Per lo sviluppo di nuovi vaccini occorrono 8-12 anni, inclusi 2-5 anni per la fase di ricerca vera e propria».

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