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Sfollati Usa: il rientro è a pagamento

Gli Stati Uniti chiedono agli americani che vogliono lasciare il Libano di firmare un contratto in cui si impegnano a ripagare il governo per le spese sostenute nel trasporto. Lo scrive il Los Angeles Times in una corrispondenza da Beirut. Stando sempre a quello che ha scritto il giornale, i cittadini Usa sono stati avvertiti di aspettare una telefonata che potrà arrivare nello spazio di poche ore o di giorni ed è stato loro detto che non si potranno imbarcare se non promettono di risarcire il governo delle spese di viaggio. Le regole, secondo il Los Angeles Times, hanno provocato indignazione tra i cittadini Usa che già hanno i nervi a fior di pelle dopo giorni di esplosioni. «Roba da pazzi che il governo ci tratti così», ha protestato una studentessa di una università della East Coast che ha chiesto di non essere identificata per nome per timore di perdere il passaggio. Intanto continua l’organizzazione per l’evacuazione dei cittadini americani. Il Pentagono ha ordinato al gruppo navale anfibio della USS Iwo Jima di spostarsi dal Mar Rosso all’area al largo del Libano. La Iwo Jima e almeno altre due navi del suo gruppo, la Nashville e la Whidbey, hanno completato un’esercitazione militare con la Marina della Giordania e già due giorni fa avevano preso la rotta del Canale di Suez, per avvicinarsi all’area di crisi.

Gli Usa hanno anche noleggiato una nave da crociera, che sarà scortata dal cacciatorpediniere «Gonzales» e dovrebbe raccogliere centinaia di americani che verranno trasferiti a Cipro con elicotteri dei Marines.

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