Sfugge all’omicidio In tutta Europa è caccia al fidanzato

Pietra Ligure (Sv)I suoi occhi hanno ricominciato a vivere. Anche se solo per piangere, si sono mossi e hanno mostrato i primi segni di miglioramento. Samira Ben Saad, 20 anni, fa ben sperare i medici che contano di poterle togliere il prima possibile quel proiettile che qualcuno le ha conficcato nella nuca, per ucciderla. Quel qualcuno, peraltro, potrebbe essere il suo fidanzato Mael Combier. Due anni più di lei. Francese come lei. Di origine tunisina come lei. Ma recentemente convertito all’Islam. E soprattutto, al contrario di lei, convinto che un uomo abbia diritto a più di una donna. Mael Combier, che da musulmano ha preso il nome di Mustapha Zouatit, era già sposato e Samira, scoperto questo segreto troppo grande per il suo cuore, aveva deciso di lasciarlo. I carabinieri del comando provinciale di Imperia sono convinti che proprio questo possa essere un valido movente, un motivo più che sufficiente per convincere il fidanzato a freddare la ragazza come in uno dei più barbari regolamenti di conti.
Ora l’importante è rintracciare al più presto proprio Mael Combier, inseguito dall’Interpol in tutta Europa, probabilmente in fuga sulla sua Bmw nera con la quale era arrivato sulla riviera ligure di ponente per trascorrere qualche giorno romantico insieme a Samira. Ma i due non hanno avuto neppure il tempo di vivere la prima serata sulla spiaggia d’inverno. Il giorno stesso del loro arrivo la bella Samira, capelli neri lunghi, sguardo magnetico e fisico da modella, era stata già ritrovata agonizzante lungo una strada nei boschi dell’entroterra imperiese. Immobile lungo il ciglio della statale, senza documenti e con una maglietta e un reggiseno gettato vicino al suo corpo. Un passante l’aveva vista e aveva dato l’allarme. Per lei una corsa disperata da un ospedale all’altro, fino al Santa Corona di Pietra Ligure, alla ricerca di un miracolo. Quel proiettile di pistola nella nuca, che si è fermato neppure un millimetro prima di provocare danni irreparabili, non può essere ancora tolto. Ma la ragazza, dopo giorni di coma, sta dando qualche segnale di speranza.
Reagisce, si emoziona quando si accorge che accanto al suo lettino ci sono i parenti giunti dalla vicina Francia, da Vallence, un piccolo paese vicino Lione. Non riesce ancora a parlare con gli inquirenti ma qualche segno prova a darlo per aiutare chi sta cercando un assassino mancato. La fuga di Mael Combier avvalora i sospetti dei carabinieri e della magistratura, convinti che il giovane possa essere tornato in Francia.

Ma a rendere ancor più delicata la sua posizione c’è una ripresa video: la telecamera a circuito chiuso di un’azienda ha infatti registrato il passaggio della Bmw nera guidata dal ventiduenne proprio nella zona in cui è stata abbandonata agonizzante Samira.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica