Vittorio Sgarbi è un gran talento che si ama a tal punto da farsi del male. Ha bruciato il libro d'istruzioni per il suo uso e si spreca in ruoli che non sono i suoi: amministratore e assessore, sottosegretario e sovrintendente, fondatore di partiti e conduttore di programmi, lui che è sovrano e suddito di un paese con un solo abitante, lo Sgarbistan. È un'intelligenza viva e rara, Vittorio, è un vero esperto e amante d'arte e di bellezza, un dannunziano che vuol scrivere il suo capolavoro con la vita, o dettandolo mentre copula col mondo. Non mangia, non dorme, è incolore nella pelle ma sgargiante di parole, sciupatore di se stesso prima che di femmine.
Uno così, nottambulo e pirotecnico, in video può fare incursioni selvagge o programmi brevi e furenti, magari di notte, interamente autistici. Invece ti fa un programma in prima serata sulla prima rete catto-baudopopolare; una condanna a morte annunciata. Lui che governa un programma, l'Ospite inospitale che dà la parola agli ospiti, ma ve lo vedete? No, e infatti non l'avete visto. Con quanta compiaciuta cattiveria hanno narrato il suo flop. Con quanta acrimonia gli hanno fatto i conti della serva, lui che non ha senso del denaro. Anche stavolta Vittorio non è passato inosservato, non ha fatto un programma mediocre, cronico e sottotraccia, ma ha segnato un record di critica e di ascolti seppure in negativo, che magari diventerà un «Gronchi rosa» per collezionisti. Conobbi Sgarbi una sera del '92, mi convocò in un hotel perché gli avevo proposto di scrivere per l' Italia settimanale . Conversai nella sua suite io con l'impermeabile e lui nudo, con una nota starlette che circolava a quattro zampe. Andai da lui alle 19 per essere libero a cena. Tornai a casa alle 4 trascinato con un'assurda corte tra luoghi d'arte e di piacere. Un'altra volta partecipai a un blitz notturno a Palazzo Grassi, a Venezia, sfidando custodi, allarmi e autorità.
Da allora adottai Vittorio a distanza. Gli voglio bene e lo ritengo una delle migliori intelligenze italiane. Ha un cervello manesco e una parola digitale, come un dito nell'occhio. È un fuoriclasse e perciò è un fuori programma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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