Si impiccò a 19 anni a Viterbo: era stata violentata due volte

Riaperta l'indagine sulla giovane sudamericana che si tolse la vita in una casa famiglia nel novembre del 2009. Ora che qualcuno ha inviato alla famiglia in forma anonima le pagine del suo diario è saltato fuori che la ragazza era stata vittima di due stupri

Quando si suicidò, un anno e mezzo fa, tutti credettero che l'avesse fatto a causa della fine del rapporto con il suo fidanzato. Invece la ragazza sudamericana di 19 anni trovata impiccata il 27 novembre del 2009 in una stanza di una casa famiglia a Viterbo, alla quale si era rivolta dopo una lite con i genitori, aveva ben altri motivi per non amare più la vita. A far riaprire le indagini è stato un plico inviato in forma anonima alla famiglia, che vive a Montefiascone, contenente un Cd con le pagine del diario della diciannovenne riprodotte con uno scanner. È da lì che è emersa una verità atroce: all'origine del suicidio ci sarebbero due stupri subiti dalla giovane e mai denunciati per vergogna o per paura.
Nessuno aveva mai sospettato nulla, le sue angosce le aveva affidate a quel diario cercato invano dai genitori e dagli uomini della squadra mobile di Viterbo che indagavano sul suicidio. Ora quelle pagine sono misteriosamente saltate fuori, costringendo gli inquirenti a riprendere in mano il fascicolo. Due le Procure al lavoro: quella di Viterbo, che già aveva indagato sulle cause del suicidio, e quella di Tivoli, nella cui circoscrizione ricade Rignano Flaminio, luogo dove si sarebbe consumata la prima violenza e dove la vittima viveva con la famiglia prima di trasferirsi a Montefiascone. Nel diario la giovane ripercorre gli orribili momenti vissuti in silenzio. Il secondo stupro sarebbe avvenuto in un bagno pubblico di Viterbo, una violenza che definisce più dolorosa e brutale della precedente. «Il padre e la madre - spiega l'avvocato Angelo Di Silvio - non hanno alcun dubbio che la calligrafia del diario appartenga alla loro figlia. Inoltre ci sono descritti alcuni dettagli che ricordano di aver notato e sui quali chiesero spiegazioni alla ragazza, come il maglione rotto nel caso di Rignano Flaminio, le calze smagliate, i lividi e le macchie di sangue nel caso di Viterbo».

Proprio nei periodo in corrispondenza degli stupri raccontati nel diario, in effetti, sono cominciati i problemi per la diciannovenne, che ha cominciato a chiudersi in se stessa e a litigare con i genitori. Al punto da rifugiarsi in una casa famiglia, dove si impiccò. Chi è in possesso del diario della ragazza? E perché ha deciso solo ora di inviare le pagine più significative alla famiglia?

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