Stile

Si stampi... chi può Dal cellulare alla fotografia ora anche per strada

Con «ImpressMe» basta scaricare la app e cercare sulla mappa la macchina più vicina. E clic...

Federica Artina

Si stampi chi può. Nell'epoca dove lo smartphone ha, per fortuna o purtroppo, preso il posto della classica macchina fotografica nell'immortalare i momenti clou della nostra vita quotidiana, anche le fotografie stampate sono memorabilia sempre più rari. Eppure qualcosa si muove. E si muove dal «passato», da quei luoghi iconici come le cabine per fototessere che da oggi diventano dei centri di stampa veloci e immediati.

Come? Grazie a un'app, Impressme, che permette di stampare in un click e in pochi attimi le immagini scattate con il proprio smartphone e di averle subito tra le mani. L'intuizione è targata Dedem Spa, l'azienda che produce ad Ariccia e gestisce le cabine per fototessera di tutta Italia che dal 1962 fotografa la faccia degli italiani, con una media che oggi si aggira sui 10 milioni di scatti all'anno. Ora però nelle migliaia di cabine sparse in tutta Italia èpossibile imprimere i propri ricordi e non solo la propria faccia a misura di documento. «Oggi - spiega Riccardo Rizzi, Presidente del Gruppo Dedem - si fanno centinaia di fotografie in più rispetto alle canoniche 30 dei vecchi rullini, anche se la maggior parte, se non tutte, rimangono sul cellulare o sul tablet. Per questo abbiamo pensato che fosse un'esigenza e un piacere avere la possibilità di svilupparle in formato cartaceo, in modo semplicissimo.

Da qui è nata ImpressMe». Un software del tutto innovativo che in qualche modo strizza l'occhio al passato e si propone di immergere il presente sempre più digitale nella fisicità senza tempo che solo una fotografia a volte può dare. Dopo aver scaricato l'app (disponibile gratuitamente sia su Android sia su Ios), basta consultare la mappa per scovare la cabina per fototessere Dedem più vicina, dopodiché selezionando un massimo di tre fotografie per ordine e pagando direttamente in app si possono avere tra le mani le proprie immagini stampate in una manciata di secondi al prezzo di 2 euro (1,50 in promo se si paga con carta di credito). Ma c'è di più. Per celebrare il lancio di Impressme la Dedem nelle scorse settimane ha contestualmente presentato il frutto della collaborazione con i Parasite 2.0, giovane, pluripremiato collettivo di architetti con alle spalle due Biennali di architettura e molte mostre all'estero , dalla quale è nata la cabina d'autore. Si chiama Monolithic Rituals ed è una sinuosa crisalide fumé in grado di ripensare le forme e la presenza del macchinario per le fototessere, proiettandolo in un immaginario assolutamente contemporaneo ma riuscendo a mantenerne l'essenza del suo iconico aspetto trasformandolo in vero e proprio oggetto di culto. Un prototipo, per il momento. Che dopo lo svelamento alla Deforma Gallery di Roma ora girerà tra gallerie d'arte, festival e musei prima di essere materialmente installato in diversi esemplari nelle più importanti città d'Italia. Si dice che tutto prima o poi torna di moda. Se poi ritorna immergendosi nel presente e guardando al futuro, allora il gioco è davvero di quelli destinati a non cadere mai nell'oblio.

Proprio come le fotografie più belle.

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