da Washington
Ha giocato la partita della vita, la migliore di sempre, quella che proprio non si può dimenticare, quella che ti porta dietro dritto sui giornali. Invece, sui giornali ci è finito per altri motivi. Due giorni dopo, però. Perché Kyle Ambrogi, 21 anni, lattaccante di sfondamento della squadra di football americano della Penn State University, l'Università statale della Pennsylvania, due giorni dopo ha deciso di farla finita e si è suicidato. Il giovane, scrive infatti il Philadelphia Daily News, aveva segnato due mete nella partita vinta dalla sua squadra 53 a 7 contro Bucknell (e suo fratello Greg, difensore della Penn State, era pure andato a segno dopo un intercettamento). Cera di che far festa grande in famiglia, ma la famiglia sapeva benissimo, e da tempo, che Kyle aveva problemi con se stesso, quel male dellanimo che non sai mai se sia disagio moderno o malattia.
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