Si tuffa nel fiume e salva una donna

Un sessantenne sfida il gelo nelle acque del Naviglio

Dopo averla tirata fuori dalle acque gelide del Naviglio Grande, l'ha accompagnata in un locale pubblico in attesa dei soccorsi. Subito dopo, l'eroe per caso, risalito in bicicletta inzuppato d'acqua e intirizzito, è sparito nel buio così come era comparso. Senza lasciare un indirizzo, né un nome da ringraziare. Dietro di sé soltanto un bel gesto di solidarità, che è valso la vita a una ragazza ventenne finita, o lanciatasi, nelle fredde acque del canale. È successo l'altra sera a Castelletto, la frazione di Cuggiono poco dopo le 18. Fa molto freddo. Lo sconosciuto, un uomo sui 60 anni, sta tornando a casa in bicicletta percorrendo l'alzaia, quando si accorge che dal parapetto dov'era prima seduta una giovane si è lasciata cadere in acqua. Si libera del giubbotto e delle scarpe, e si tuffa sfidando il freddo, rischiando l'ipotermia. Impiega qualche minuto a raggiungere la ragazza che forse voleva togliersi la vita; alla fine la riporta a riva, dove nel frattempo un altro passante ha chiamato i soccorsi, dà loro una mano.

La mancata vittima, un’albanese che abita a Castano, e il suo salvatore raggiungono un bar a qualche centinaio di metri di distanza; qui, accertato che la giovane salvata è ormai fuori pericolo, l'uomo tira un sospiro di sollievo. Poi se ne va.

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