«Siamo pronti a candidare i leader nazionali»

Amministrative: se saltasse la lista unitaria con i Ds, la Margherita scenderebbe in campo con nomi di richiamo. Caputo: «L’Unione acceleri e definisca un’agenda»

Sono sempre più forti le difficoltà della Margherita milanese all’interno della coalizione. E il problema si sente soprattutto per le elezioni amministrative del prossimo maggio, quelle in cui i Ds fanno i ritrosi e sembrano non voler concedere la tanto sospirata lista unitaria. Il partito di Rutelli tenta un contrattacco. «Se si forma un quadro che tende a schiacciare la Margherita, la Margherita sgomiterà» annuncia il coordinatore provinciale, Nando Dalla Chiesa. E lo sgomitare significa una lista composta da candidati in grado di dar fastidio agli alleati. «Stiamo pensando anche di creare una massa d’urto con leader nazionali» spiega Dalla Chiesa. Il rischio schiacciamento è forte, perché la Margherita si trova stretta tra i Ds e la lista civica di Ferrante, che inevitabilmente pescherebbe voti nel bacino elettorale della Margherita.
I mal di pancia dei margheritini sono numerosi, perché tra i problemi da affrontare c’è anche quello delle candidature paracadute da Roma: si parla di Linda Lanzillotta e Antonio Maccanico. E inoltre c’è da far quadrare i conti con le quote rosa. L’orientamento del partito sarebbe di inserire in lista il 25 per cento di donne, percentuale che non potrà accontentare le donne.
A dar voce allo scontento è anche Roberto Caputo, ex di Forza Italia passato nelle file della Margherita e adesso un po’ a disagio. «Credo che si debbano sciogliere al più presto alcuni nodi all’interno del centrosinistra milanese per la campagna elettorale per Palazzo Marino» sostiene il consigliere provinciale e membro del direttivo milanese della Margherita. Secondo Caputo, i nodi da sciogliere riguardano «la definizione dei punti programmatici, la natura della lista civica Ferrante, la lista unitaria Ds-Margherita, la possibilità o non possibilità di comporla».
Temi non da poco e che anzi sono da due mesi sul tappeto. È dall’indomani del no di Umberto Veronesi alla candidatura a sindaco che i rapporti tra Ds e Margherita sono tesi. La situazione non è migliorata durante la campagna elettorale per le primarie, in cui la Quercia si è più volte lamentata di non aver visto spirito unitario, lasciando intendere di non voler procedere alla lista unitaria.
La situazione, comunque, è tutt’altro che definita.

E proprio su questo insiste Caputo: «È necessario che l'Unione acceleri i tempi per la definizione di un'agenda che temporalizzi al più presto le questioni irrisolte e ponga le condizioni per una partenza immediata delle iniziative elettorali». Ma è difficile pensare che le segreterie dei partiti, impegnate nelle definizioni delle liste politiche e dei bilancini elettorali, abbiano interesse a sciogliere i nodi con tanto anticipo.

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