«Siamo sepolti dalle autorizzazioni: per aprire una bottega ne servono 76»

Roma«Il peso economico della burocrazia per le imprese è stato quantificato in 16,6 miliardi di euro, equivalenti a un punto di Pil. Dati Istat».
Segretario Fumagalli, alla Confartigianato come avete accolto l’annuncio di Tremonti? Come cambierà la vita per le imprese?
«Vuole qualche esempio?».
Prego.
«Per aprire una carrozzeria artigiana occorrono 76 tipi di autorizzazioni, da quelle ambientali, all’Inail, ai vigili del fuoco...».
Adesso sarete liberi.
«Abbiamo messo in cima alle richieste il tema della semplificazione già dall’inizio di questa crisi economica. Nella classifica redatta dalla banca Mondiale, nel “fare impresa” l’Italia si colloca al 78esimo posto, penultima tra le trenta economie avanzate. Dietro c’è la Grecia».
Quanto costano le carte a ogni piccola impresa?
«Unioncamere calcola una stima di 12.334 euro di spesa media per impresa».
Solo di burocrazia?
«Sì, e due terzi di questi costi, ossia di quei 16 miliardi di cui dicevamo, sono a carico delle microimprese con meno di dieci dipendenti. Per questo abbiamo salutato positivamente le iniziative di Calderoli e Brunetta in tema di semplificazione. Il problema è che mentre si svuotava questo contenitore, non è stato chiuso il rubinetto».
Ma ora arriva una svolta. Insomma, siete contenti delle parole di Tremonti?
«Sapere che ha intenzione di parlare al G20 e all’Ecofin dell’autocertificazione in Italia per rendere più libere le imprese, per noi è musica».
Non c’è il rischio che manchino i controlli?
«Verranno svolti ex post da parte della pubblica amministrazione, e saranno anche più rigorosi. I controlli ex ante saranno annullati. E non è un caso che Tremonti parli della modifica dell’articolo 41 della Costituzione, altrimenti si cade nella trappola: molte competenze sono delle Regioni. È capitato che ci sia stata una buona intenzione da parte del governo centrale ma mille paletti dagli enti locali».


Altri record di carte che avete registrato nel vostro dossier?
«Per un acconciatore: 23 richieste per l’avvio dell’attività, due per la comunicazione unica, più altre 19».
Quarantaquattro.
«Il piano europeo prevede di ridurre del 25% entro il 2012 gli oneri burocratici in capo ai cittadini e alle imprese. Tagliare un quarto di quei 16 miliardi sarebbe un successo».

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