Palermo - Sono più di mezzo milione i siciliani che oggi e domani torneranno a votare nell’isola nel ballottaggio per l’elezione del sindaco di 21 comuni. L’unico capoluogo interessato dalle amministrative siciliane per il ballottaggio è Agrigento, dove si contenderanno la poltrona di primo cittadino Enzo Camilleri, (sostenuto da Mpa, Udc, Fi, An, Dc, Pri, Nuovo Psi e due civiche), forte del 43,97% dei voti incassati al primo turno, e Marco Zambuto (fermo al 35,31%), l’ex segretario provinciale dell’Udc vicino al governatore siciliano Salvatore Cuffaro, ora sostenuto dal centrosinistra. Zambuto si è mosso molto negli ultimi giorni: l’esponente centrista ha stretto un patto con l’ex deputato regionale siciliano dei Verdi Lillo Miccichè, che due settimane fa si era presentato al primo turno, ottenendo l’11% dei voti, promettendogli un posto come assessore in caso di vittoria e ha allargato la sua coalizione anche alla lista civica «Nuovi orizzonti». Camilleri ha invece protestato con i suoi alleati, che nel voto di lista hanno raccolto oltre il 70% dei voti. Una differenza che ha fatto gridare al «tradimento» a causa del massiccio ricorso al voto disgiunto.
Al ballottaggio andranno anche i comuni di Aragona e Favara (Agrigento); Mussomeli, Niscemi e San Cataldo (Caltanissetta); Barrafranca e Nicosia (Enna); Paternò e Santagata Li Battiati (Catania); Belmonte Mezzagno, Terrasini (Palermo); Pozzallo (Ragusa); Avola (Siracusa), Alcamo, Castelvetrano, Erice e Marsala (Trapani) e, infine, l’isola di Lipari (Messina). A Corleone e Villabate, in provincia di Palermo, le sfide sono interne al centrodestra. A Corleone il sindaco uscente Nicolò Nicolosi (33,21% al primo turno) è sostenuto da Mpa e quattro liste civiche affronta Antonino Iannazzo (36,44%), sostenuto da An, Fi, Dc, Udc e tre liste civiche.
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