Sicurezza, 550 telecamere per blindare la nuova Centrale

Maxi-riqualificazione della zona per il 2010. La Moratti: «Noi registi, i privati al centro del cambiamento»

Oltre 600mila metri quadrati e 14 grandi interventi nell’area intorno alla Centrale, l’intera stazione completamente riqualificata e alla fine 550 telecamere per sorvegliarla. Letizia Moratti e l’assessore Carlo Masseroli hanno presentato ieri il progetto di riqualificazione architettonica e urbanistica che entro il 2010 trasformeranno una fetta di città dove ogni giorno passano almeno 320mila persone. «Il Comune - le parole del sindaco - interviene direttamente nelle opere di propria responsabilità come l’illuminazione e la sicurezza. Ma ha anche il compito di svolgere un ruolo di regia rispetto agli operatori privati nazionali e internazionali che hanno deciso di investire nella nostra città».
Imponenti le cifre messe in fila dal responsabile Terminali viaggiatori e merci di Rete Ferroviaria Italiana Carlo De Vito. «Un investimento che solo nella stazione - spiega - sarà di 120 milioni di euro. Oltre 120mila i metri quadrati risistemati, dei quali ben 30mila dedicati ad attività commerciali». L’inaugurazione della prima parte, assicura, già ad aprile. Prestigioso il restauro della Palazzina Reale in accordo con la sovrintendenza ai Beni architettonici e il recupero del sotterraneo al binario 21 per il Memoriale della Shoah. Nell’area circostante la ristrutturazione a opera di Monte dei Paschi Hines Real Estate Crescita del palazzo Ferrante Aporti costruito negli anni Trenta dall’architetto Ulisse Stacchini, il recupero integrale a opera di Quatari Diar dell’hotel Gallia aperto nel 1932 in perfetto stile art nouveau. E la riqualificazione dei palazzi della zona (tutti a cura di Generali Properties): via Pirelli 18, ultimato nel 1953 quale sede della direzione generale della società Lanerossi, via Filzi 25 degli anni ’60 e sede storica della Galbani, via Vittor Pisani 31, costruito nel 1966 e attuale sede di Generali assicurazioni, viale della Liberazione 16, del 1969, sede storica della Plasmon prima e poi di Rcs pubblicità, piazza IV Novembre 5, costruito nei primi anni ’70, via Vespucci 2 ultimato nel 1971 e attuale sede di Ina Assitalia. Ristrutturazione anche per il palazzo di via Lepetit, costruito negli anni ’60 su progetto dell’architetto Renato Iscra e dell’ingegner Francesco Cetti Serbelloni, per anni sede della società farmaceutica Lepetit e, successivamente, del ministero del Lavoro, per l’immobile in piazza IV novembre della Cambridge place investment management. Imponente la riqualificazione dell’area di Porta nuova, il più grande intervento nel cuore di milano e il grattacielo per l’Altra Sede della Regione Lombardia. «La Stazione Centrale - assicura Masseroli - è un hub a cui si può agganciare e può crescere lo sviluppo di tutta la città. In questo ambito sono arrivati investimenti di grandi gruppi italiani e stranieri e il Comune vuole giocare una partita da regista».

Soddisfatto Manfredi Catella. «In tutto il mondo - spiega l’ad di Hines Italia - le stazioni stanno diventando nodi fondamentali per lo sviluppo urbanistico. Così, grazie a questo gioco di squadra, succederà anche a Milano».

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