Sicurezza, referendum sui militari in tutte le città

Il Pdl lancerà un “referendum” La Russa: "La gente potrà sottoscrivere la proposta nei nostri gazebo". Dalla Camera ultimo ok al decreto contro la criminalità e i clandestini

Sicurezza, referendum sui militari in tutte le città

Roma - Fatto. Le norme sulla salvaguardia dei cittadini sono state ratificate dal Parlamento. Il decreto legge sulla sicurezza è stato approvato ieri in via definitiva dall’aula di Montecitorio con 281 voti favorevoli, 204 contrari e 34 astenuti. Il provvedimento, già operativo, contiene una serie di misure per il contrasto alla criminalità e all’immigrazione clandestina. Tra gli altri l’impiego dei militari per il controllo delle zone a rischio e l’incremento dei Cie, centri di identificazione ed espulsione per gli stranieri irregolari.

E proprio sull’impiego dei militari per garantire la sicurezza dei cittadini arriva la nuova proposta del ministro della Difesa, Ignazio La Russa che verrà lanciata a dicembre attraverso i diecimila gazebo che il centrodestra allestirà in tutte le città. «Il Pdl proporrà ai cittadini di sottoscrivere non solo la proroga dell’Operazione strade sicure ma di estenderla a tutti i capoluoghi di provincia anche con il coinvolgimento di Finanza, Guardia costiera, polizia penitenziaria e polizie provinciali e cittadine», annuncia il ministro. L’impiego dei militari, sottolinea La Russa, ha già dato ottimi risultati come dimostrano i dati aggiornati a ieri da quanto è partita l’operazione: 319 arresti, 678 fermi, 119.522 persone controllate, 811 sequestri di veicoli e 118 di armi.

Con il decreto dunque si autorizza definitivamente l’impiego di 400 militari in Campania, già sul territorio dallo scorso 4 ottobre, per contrastare la criminalità organizzata. Fino al 31 dicembre di quest’anno i militari potranno agire nell’area dell’«agro aversano-domizio» con varie finalità: «attività operative diversificate»; «pattugliamenti a piedi e motorizzati»; «posti di controllo» e «vigilanza fissa a obiettivi sensibili».
Per la realizzazione dei nuovi Cie, i centri di identificazione ed espulsione dei clandestini, sono stati stanziati 3 milioni di euro per il 2008 e 37,5 milioni negli anni 2009 e 2010.

È stato poi incrementato di 30 milioni di euro il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, rendendo però le norme per l’accesso ai benefici più severe in modo da escludere dai benefici chi continua a operare in contesti criminali. Se infatti emerge che la vittima è coinvolta (o era, in caso di decesso) in procedimenti penali o che aveva subito condanne per mafia verrà escluso dai benefici così come i suoi familiari.

Per quanto riguarda il capitolo intercettazioni la conservazione dei dati slitta di un anno. I provider sono autorizzati a conservare fino al 31 marzo 2009 i dati sul traffico telematico. A partire da quella data i gestori di telefonia dovranno conservare per 30 giorni i dati sulle chiamate senza risposta e i provider rendere disponibili i dati telematici dei loro utenti.
Le indennità riconosciute ai giudici onorari di tribunale e ai vice procuratori onorari vengono ancorate al tempo, cioè a 5 ore, indipendentemente dal numero delle udienze.

Per ogni giorno, quindi, l’indennità calcolata è di 196,26 euro per più di cinque ore di attività in udienza.
Il decreto, dice il vicepresidente dei deputati del Pdl, Italo Bocchino «è la risposta concreta del governo a chi invoca la tutela della legalità».

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