Ancora violenze bestiali, ancora romeni protagonisti. Lorribile disavventura occorsa la scorsa notte ai due cicloturisti olandesi accampatisi a Ponte Galeria - lei stuprata da entrambi, lui massacrato a colpi di bastone per il gregge - rischia di gettare ulteriore fango sulla capitale. E rimarca ancora una volta il problema della sicurezza nella capitale, al di là delle facili strumentalizzazioni da parte di certa sinistra. E se il sindaco Gianni Alemanno ha convocato per mercoledì prossimo in Campidoglio le associazioni sindacali del mondo agricolo - Cia, Confagricoltura e Coldiretti - e il Comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato per verificare le misure di sicurezza nei territori agricoli limitrofi agli insediamenti urbani e le modalità di reclutamento e di controllo della manodopera agricola di origine, il suo vice Mauro Cutrufo guarda oltre. E chiede per Roma strumenti normativi ad hoc. «Il problema sicurezza nella Capitale - dice Cutrufo - rimane e va affrontato con determinazione, così come stiamo già facendo. Roma ha il territorio più vasto tra tutte le Capitali europee, circa 1.280.000 ettari: ciò di cui abbiamo bisogno sono strumenti normativi, in linea anche con la Costituzione, che consentano a chi governa la Capitale un efficace controllo del territorio». Il vicesindaco, che ieri si è recato allospedale San Camillo per visitare i due malcapitati turisti, ha rivolto loro linvito a recarsi in Campidoglio, non appena si saranno ristabiliti.
Di una città a due facce parla Fabio Sabbatani Schiuma de La Destra: «Lennesima vicenda di cronaca nera perpetrata contro una coppia di turisti olandesi dimostra ancora una volta che Roma è una città, tutto sommato, tranquilla di giorno in confronto ad altre capitali europee, ma che di notte si trasforma ed è teatro di aggressioni e confusione». Poi un pungolo al sindaco: «Alemanno - aggiunge - dovrebbe riflettere sul coordinamento delle politiche rivolte alla città quando calano le tenebre. Occorre certamente sinergizzare il trasporto notturno, la sicurezza e la vigilanza, la regolamentazione di orari e di inquinamento acustico, la somministrazione di alcolici, le pene accessorie contro il vandalismo e gli eventi culturali notturni». Per Schiuma «nessuno ha mai pensato che le esigenze della città di notte sono fortemente differenti da quelli diurne, laddove serve saper conciliare il diritto al divertimento e allo svago con quello sacrosanto al riposo e alla quiete pubblica. Cè un altissimo numero di lavoratori che presta servizio di notte e che necessita certamente di una maggior tutela, nonchè una moltitudine di giovani che pretende di potersi divertire in una città sicura e non cimiteriale».
Risponde in qualche modo Fabrizio Santori, presidente della Commissione Sicurezza del Comune di Roma: «Sappiamo che a Roma ci sono problemi, in tutta la città, dal centro alla periferia. E stiamo lavorando per riconquistare il controllo del territorio. Esprimo il mio sdegno più fermo per questo atto di incredibile violenza, purtroppo, questo episodio ha avuto un esito diverso dai due tentati stupri che si sono verificati la scorsa settimana e che sono stati sventati da Carabinieri e Polizia. La sicurezza a Roma, come detto più volte dal sindaco Alemanno, è un problema serio che nasce da 15 anni di male interpretata tolleranza sfociata nel lassismo e di mancato controllo del territorio. Gli interventi per garantire a tutti, romani e turisti, un adeguato livello di sicurezza sono già iniziati ma non possono risolversi in pochi giorni».
E dallo squallido episodio di Ponte Galeria il sindacato di categoria Sulpm trae lo spunto per invocare laccelerazione della riforma della polizia locale che dovrebbe tra laltro sfociare anche nellarmamento dei vigili urbani. «Il patto per la sicurezza di Roma - dice il segretario Alessandro Marchetti - prevede controlli anche congiunti tra vigili e poliziotti statali, però oggi se un vigile si fa male, rispetto a un poliziotto statale mentre fanno lo stesso servizio, grazie alla nuova finanziaria ci rimette almeno 30 euro al giorno di stipendio.
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